«Aver consentito al presidente del Consiglio regionale di svolgere anche un ruolo esecutivo e di assumere responsabilità e scelte sulla sanità sarda, insieme all’assessore Mario Nieddu, orientando azioni poi coperte da atti legislativi, credo sia stato un grave errore politico, oltre che una abnormità istituzionale. La recente presa di posizione del neo consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde che chiede di tornare indietro sulla scelta compiuta di affidare l’ospedale Marino di Alghero all’Aou ne è una prova evidente.»
A dirlo è l’ex sindaco di Alghero, Mario Bruno.
«Il caos sulla sanità sarda, le discutibili scelte passate sopra la testa delle autonomie locali, non possono più essere sopportate – aggiunge Mario Bruno -. Per quanto riguarda il Marino di Alghero al di là delle futuribili aperture di sale operatorie, di annunci per eccellenze improbabili nella robotica chirurgica, la realtà ci dice che in quell’ospedale non si opera più, che le degenze sono solo per pazienti a rischio basso, che non ci sono in organico anestesisti rianimatori, che tutto il carico chirurgico è affidato all’ospedale civile che ha già da gestire le proprie discipline, senza personale aggiuntivo. Allora perché non restituire l’ospedale Marino alla Asl? E il nuovo ospedale annunciato dal presidente Solinas che fine ha fatto? Come hanno giustamente affermato i medici sardi in una nota dell’Anaoo: “Se la sanità in Sardegna non funzione non e’ colpa dei medici ma di chi deve organizzarla”. La sanità in Sardegna sta crollando. Serve un cambio di passo deciso. Senza commistioni istituzionali.»
Antonio Caria