«La carenza di medici di base è un problema per molte comunità. Per affrontare la situazione di emergenza che si è venuta a creare una soluzione da mettere in campo è quella di un bando unico per l’assegnazione di tutte le sedi carenti. Quelle non assegnate nel 2018 e quelle divenute carenti nel 2019 ma anche nel 2020. In questa maniera sarà possibile risparmiare tempo prezioso e dare una risposta più rapida alle esigenze dei cittadini. La giunta sta già lavorando a questa ipotesi. In passato una strada di questo tipo è già stata percorsa. Molte sedi sono rimaste scoperte nonostante siano stati banditi gli incarichi a tempo determinato. L’emergenza Covid ha assorbito molti medici e questo ha ovviamente ridotto il numero di coloro che avrebbero potuto assumere l’incarico a tempo determinato. Considerata la situazione, allora, per affrontare il problema bandire insieme le sedi divenute carenti nel 2019, nel 2020 e quelle non assegnate nel 2018 può essere una soluzione utile per superare anche le difficoltà incontrate nell’assegnazione degli incarichi a tempo determinato. In questo modo si avrebbe sicuramente una maggior copertura e il numero di sedi prive di medici di base sarebbe inferiore.»