“Inserire nell’organico del Pronto Soccorso del San Martino di Oristano medici in affitto, in primo luogo, non risolverà il problema della carenza di camici bianchi, in quanto non è prevista l’assunzione di figure specializzate, ma soprattutto è una proposta che racchiude in sé un messaggio allarmante: piuttosto che voler risolvere i problemi della sanità sarda attraverso un’attività di programmazione sana e lungimirante è evidente che questa maggioranza stia puntando esclusivamente a mettere una pezza sui danni prodotti sinora, promuovendo soluzioni più vicine a uno spot elettorale acchiappaconsensi che ad un’azione efficace e duratura capace di mettere fine una volta per tutte alla penuria di organico che colpisce le strutture sanitarie del territorio come promesso in più occasioni. La sanità sarda sta cadendo a pezzi sotto tutti i punti vista, ed è impensabile proporre di sopperire alle carenze di organico utilizzando questi sistemi a macchia di leopardo, liquidando il ricorso alle selezioni pubbliche come eccessivamente onerose in termini di tempo.”
A dichiararlo è il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Alessandro Solinas, che aggiunge: “A proposito di concorsi, vorrei ricordare che ad Oristano decine di operatori socio sanitari, i cui nomi figurano in una graduatoria vigente dal 2017, sono ancora in attesa di assunzione, poiché, come denunciato dai sindacati, l’Ats preferisce affidare agli infermieri, demansionandoli, i compiti degli Oss, anziché far scorrere la graduatoria”.
A suo modo di vedere “l’ultima trovata nel campo delle non-soluzioni è la chiamata dei medici in affitto, la quale, oltre il discutibile risvolto pratico, dimostra una sola volontà politica ovvero quella di mettere a tacere le proteste dei cittadini proponendo soluzioni utili soltanto, nelle intenzioni della maggioranza, a bloccare l’emorragia di consensi che questo governo regionale sta subendo a causa di una gestione della sanità che fa acqua da tutte le parti. Verrebbe da domandarsi a cosa si riferissero i colleghi Mura e Gallus parlando di “accordo totale”, dato che già ieri sera in Aula altri colleghi di maggioranza oristanesi si sono detti contrari a tale proposta”.
“Una mossa di questo genere – conclude Alessandro Solinas – ci preoccupa in quanto non fa che accentuare la percezione di un disegno volto a favorire lo sviluppo della sanità privata a discapito di quella pubblica. Stando alle recenti dichiarazioni rilasciate dai consiglieri di maggioranza, tra l’altro, risulta evidente la mancanza di volontà al fine di velocizzare le procedure necessarie per sopperire alle carenze di organico, che tramite l’utilizzo di medici non specializzati, per di più in affitto, non verrebbero sicuramente risolte.”
Antonio Caria