«La richiesta presentata al Governo dall’assessore alla Sanità Nieddu sulla necessità di chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado non solo ci preoccupa fortemente ma appare del tutto sproporzionata alle condizioni di una regione come la nostra, classificata come Gialla. Se la Sardegna viene definita “gialla” perché chiudere le scuole? Ancora una volta chiedo che ci vengano mostrati i dati, per questo oggi ho presentato una richiesta di accesso agli atti in cui chiedo di poter conoscere il numero dei positivi rilevati tra gli alunni, tra gli insegnanti e il personale scolastico, oltre al numero dei tamponi effettuati tra queste categorie dal giorno di apertura della scuola ad oggi. Inoltre durante una delle ultime audizioni, il Comitato tecnico scientifico ha affermato che i driver del contagio sono i ragazzi tra i 15 e i 24 anni. Quindi, il parere del Comitato tecnico scientifico è cambiato?»
Questo l’intervento del capogruppo del M5S Michele Ciusa che nei mesi scorsi ha presentato numerosi atti per chiedere all’assessore della Sanità Mario Nieddu l’adozione di misure mirate a garantire le migliori condizioni di sicurezza per le scuole sarde.
«Chiudere le scuole deve essere l’ultima ratio. Abbiamo chiesto una corsia preferenziale per il mondo della scuola affinché l’effettuazione dei tamponi avvenisse in tempi rapidi, abbiamo chiesto di poter avere i risultati entro 24 ore, e la reintroduzione dei medico scolastico. Quale di queste iniziative è attuata dall’assessore Mario Nieddu dallo scorso settembre ad oggi? Nessuna che ci risulti. Sulla base di quali parametri l’assessore Mario Nieddu può rilasciare dichiarazioni come nelle scuole ci sono i diffusori peggiori, moltissimi bambini sono positivi. Le decisioni devono essere suffragate dai dati, non ci stancheremo di ripeterlo. Con la chiusura delle scuole andremo incontro a un disastro formativo, educativo e psicologico – conclude Michele Ciusa -, pertanto, non accettiamo che questa decisione venga presa senza aver fatto nulla per prevenire la diffusione dei contagi e senza le giuste basi scientifiche.»