Rallenta la diffusione del virus rispetto alle scorse settimane, ma i numeri rimangono preoccupanti. La lingua blu ha provocato la morte di altri 800 capi ovini nell’ultima settimana negli allevamenti dell’oristanese. Ora sono 522 la aziende raggiunte dalla malattia.
«L’indice di mortalità è cresciuto dall’0.7 alle 0.85 per cento – ha riferito il dottor Enrico Vacca, direttore del Servizio di Sanità animale della Asl 5 – un indice basso rispetto all’annata precedente, anche se nelle aziende si continuano a registrare perdite importanti dal punto di vista economico. Centinaia gli aborti e proprio dai parti dipende la produzione del latte nei capi ovini.»
Negli ultimi sette giorni i capi morti sono passati da 1.136 a 1.944 con un incremento del 71 per cento, gli ovini contagiati da 10.970 a 13.000 con un aumento del 18 per cento e i focolai sono lievitati da 415 a 522, più 25 per cento.
«Sempre tutti casi riferiti al sierotipo 3 – ha aggiunto il dottor Enrico Vacca – ancora nessun contagio da sierotipo 8, contro il quale la nostra Asl ha attuato una vaccinazione a tappeto nelle greggi. Il sierotipo 3 ha infatti trovato un terreno vergine per la sua diffusione. Al momento esiste un vaccino per questo sierotipo, ma non è stato ancora autorizzato dal ministero della Salute.»
Il Servizio di Sanità Animale della Asl oristanese ha dichiarato l’intero territorio provinciale zona di circolazione del virus BTV3. Il dottor Enrico Vacca ha ricordato: «Da tutto l’oristanese le movimentazioni di animali della specie ovina, caprina e bovina, da vita, verso le zone non interessate dalla circolazione virale devono essere concordate con i servizi veterinari di partenza e destinazione con prenotifica o nulla osta di almeno 48 ore e le stesse movimentazioni sono subordinate al rispetto di alcune misure di riduzione del rischio, come il trattamento con insetto repellente e successivo test PCR. Le movimentazioni di animali delle stesse specie suddette solo da macello all’interno del territorio nazionale possono essere consentite senza restrizioni, a condizione che gli animali non presentino segni clinici il giorno del trasporto, siano macellati entro 24 ore dall’arrivo al macello di destinazione e che i mezzi di trasporto siano trattati con insetticida».