«Il problema è vecchio e la soluzione non solo non è stata trovata, ma ha il sapore amaro di millantati accordi ai quali si è tristemente venuti meno. Si parla da mesi, se non anni, di grave carenza infermieristica all’AOU di Sassari e di personale sanitario che, selezionato nelle varie graduatorie regionali o assunto tramite agenzie interinali, dovrebbe restare a Sassari e invece viene tristemente spostato in altre realtà nosocomiali dell’isola. Con un doppio danno, per il lavoratore e per l’AOU che resta così in affanno.»
E’ questa la denuncia che parte dal sindacato sassarese degli infermieri, il NurSind, per voce della sua segretaria provinciale e componente del direttivo nazionale, Fausta Pileri.
«E – ha aggiunto Fausta Pileri -, si stanno mettendo ancora più in difficoltà unità operative importanti come, cito solo questa come esempio per tutte, la geriatria COVID e la rianimazione, che solo ieri si sono viste sottrarre altri infermieri e operatori socio sanitari già formati, che sono stati destinati ad altra sede dagli uffici che gestiscono le assegnazioni.»
«E a questo punto le domande che sovvengono sono ovvie: a chi giova tutto questo? Non all’operatore né al paziente. E chi comanda nella sanità sassarese? Quali sono gli accordi tra AOU e ATS e la dirigenza intermedia degli ospedali? Lo chiediamo, senza retorica, ma in attesa di risposte serie, perché qui parliamo di gravi problemi per il personale sanitario e soprattutto per la sicurezza dei pazienti, che non ricevono la dovuta assistenza. Gli accordi per la risoluzione del problema della carenza di personale, non vengono evidentemente rispettati, e i professionisti vengono spostati come se fosse facile per 30/40 infermieri andare via dalla città, trasferire di colpo le proprie vite e, a volte, anche le famiglie – ha aggiunto la rappresentante sindacale -. Qui si sta approfittando della disperazione di persone precarie.»