La sala consiliare del comune di Olbia ha ospitato un Consiglio comunale aperto su un tema di vitale importanza per il territorio della Gallura: la sanità.
«Al di là della discussione attualmente in atto, crediamo che ciò che davvero conti, sia dare risposte concrete alla Gallura, in termini di forza lavoro e mezzi. È quello che chiediamo costantemente nelle opportune sedi ed è ciò per cui lavoriamo ogni giorno, non solo quando l’argomento è trattato in consiglio – ha detto il sindaco, Settimo Nizzi -. Il personale sanitario effettua turni massacranti e gli sforzi non sono comunque sufficienti a coprire le necessità, in virtù anche della vocazione turistica sempre crescente della nostra isola.»
Il primo cittadino ha chiesto, ad alta voce, risposte concrete. «Chiediamo questo – ha ribadito Settimo Nizzi – a chi può e deve fare qualcosa per risolvere una volta per tutte questa situazione gravissima che, purtroppo, grava in primis sulla salvaguardia di cittadini e visitatori, ma che può ripercuotersi negativamente sull’immagine e sul settore turistico, con danni enormi per la nostra economia.»
Aanche il centrosinistra algherese torna sulla situazione sanitaria nella Riviera del Corallo: «Due città al nord della stessa Isola. Nell’una il Sindaco invita alla rivoluzione contro la sua Regione per un tema serio: la salute dei suoi concittadini. La sanità è allo sfascio. Non si danno risposte di salute. Non si trovano le risorse, anche umane e professionali: medici, oss e infermieri, per farla funzionare. Crescono le liste d’attesa e le attese nel pronto soccorso. Qui, un Sindaco che interpreta il suo ruolo a difesa dei suoi concittadini, chiama alla rivolta e richiama l’attenzione di tutti, opposizione compresa, da prima pagina. Siamo a Olbia, al nord-est. Nell’altro lembo nordoccidentale, l’attenzione del sindaco è sul ritorno dei fuochi d’artificio, sui concerti e i tagli di nastro – hanno dichiarato Partito Democratico, Per Alghero, Futuro Comune e Sinistra in Comune -. Qui, il sindaco che ritiene di limitare il suo ruolo alla stregua di un PR per le feste, non si occupa di sanità, non si mette a capo di una mobilitazione, non accetta neanche che lo faccia il Consiglio in sua vece. Gli interessano le pagine dello spettacolo, non la rappresentanza dei cittadini e dei suoi diritti. A volte i diritti si ottengono alzando la voce e chiedendo attenzione, da tutti.»
Antonio Caria