Le malattie cardiovascolari rappresentano ancora la principale causa di morte nella popolazione e, dal punto di vista epidemiologico, interessano tutta la popolazione italiana. In particolare, la popolazione della Sardegna, sia per le caratteristiche anagrafiche sia per la particolare incidenza di diabete e ipercolesterolemia familiare, presenta noti fattori di rischio cardiovascolare.
È quanto emerso alla tre giorni di congresso “Viaggio nel cuore, le novità controverse in Cardiologia“, che – iniziata il 22 settembre – si è chiusa questa mattina nella suggestiva location dell’Hotel Su Gologone a Oliena.
L’obiettivo, raggiunto, era quello di far acquisire ai partecipanti conoscenze sulla fisiopatologia e sul trattamento delle più complesse patologie cardiovascolari, sulla gestione dello scompenso cardiaco avanzato, sul trattamento delle aritmie atriali e ventricolari e sulle nuove metodiche diagnostiche e interventistiche.
Insomma, una sorta di “viaggio nel cuore” attraverso il quale i massimi esperti internazionali hanno condiviso tra loro la cultura cardiologica e si sono confrontati sulle principali patologie cardiovascolari.
In modo particolare gli esperti hanno fatto un focus sul rischio cardiovascolare, sulle malattie delle arterie coronarie, sulla cardiomiopatia, sulla elettrofisiologia, sulla morte cardiaca improvvisa. L’esperienza sassarese, che dispone di una Cardiologia che è la più grande della Sardegna come bacino di utenza, ha permesso di trattare di cardiologia interventistica, della ipertensione arteriosa polmonare; quindi ancora delle nuove opportunità per la gestione delle aritmie.
Tra le novità è emersa l’implementazione del supporto digitale e della telemedicina, applicazioni che, a breve, saranno a disposizione anche della Cardiologia sassarese per l’assistenza in remoto dei pazienti.
L’appuntamento scientifico internazionale di Oliena, arrivato alla sua decima edizione dopo i due anni di stop dovuti al Covid, è stato organizzato dalla Cardiologia dell’Aou di Sassari diretta dal dottor Gavino Casu. Il congresso ha ottenuto il patrocinio dell’Azienda ospedaliero universitaria e, nella giornata d’apertura, ha visto la partecipazione del rettore dell’Università di Sassari, Gavino Mariotti, e del direttore generale dell’Aou di Sassari, Antonio Lorenzo Spano.
L’intenzione degli organizzatori era anche quella di coinvolgere tutta la comunità scientifica sarda, compresi i giovani specializzandi che rappresentano il futuro della scienza e della assistenza sanitaria. Obiettivo raggiunto, considerata la numerosa presenza proprio di questa platea.
Il congresso, con interventi in gran parte in lingua inglese, ha visto le letture magistrali di Paolo Piras, sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica di Sassari, e di Ernesto D’Aloja, direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina Legale all’Università di Cagliari. Le relazioni di apertura del congresso hanno sottolineano l’importanza della conoscenza delle problematiche medico legali nelle professioni sanitarie. Inoltre, hanno messo in evidenza la necessità di approcciarsi al paziente mai con spirito improntato alla medicina difensiva ma secondo i principi di etica, deontologia e nell’ottica di una posizione di garanzia.
L’intervento dell’economista Luca Degli Esposti, ha offerto una visione più ampia, non limitata soltanto alle conoscenze prettamente assistenziali. L’economista si è soffermato sui principi di farmaco-economia che devono essere sempre noti ai sanitari per utilizzare al meglio le risorse a disposizione.