Il sindaco di Sassari, Nanni Campus, ha firmato oggi un’ordinanza, valida dall’1 ottobre, che limita alle 22.00 l’orario per terminare gli intrattenimenti musicali nei locali.
Obiettivo: evitare gli assembramenti. «Un provvedimento che vuole porre l’attenzione anche dei più giovani sulla necessità di divertirsi senza diventare un pericolo per la salute propria e altrui. La speranza del primo cittadino è che sia uno strumento utile per sensibilizzare le persone, limitare gli assembramenti e incentivare il rispetto della distanza interpersonale di un metro. Un passaggio che si auspica sufficiente per evitare il passo successivo, che potrebbe essere la chiusura dei locali»
«Inoltre – si legge nel documento – è ulteriormente protratto l’obbligo sull’intero territorio comunale di usare mascherine quali protezione delle vie respiratorie anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie, parchi) laddove per la natura, idoneità e caratteristiche fisiche di detti luoghi sia più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea od occasionale, come fermate di mezzi pubblici, spazi antistanti esercizi commerciali, o uffici pubblici o di interesse pubblico.»
Per quanto riguarda i ristoranti, resta l’obbligo di annotare in un registro il nominativo e il numero di cellulare dei clienti, sia di coloro che hanno prenotato che dei clienti occasionali, ma si osserva che «Il suddetto obbligo si considera adempiuto con l’annotazione dei dati anagrafici e del numero di telefono di un cliente per ogni gruppo di avventori, il quale all’occorrenza possa fornire tutte le informazioni utili per l’identificazione dei commensali ai fini del tracciamento delle presenze».
Obiettivo: evitare gli assembramenti. «Un provvedimento che vuole porre l’attenzione anche dei più giovani sulla necessità di divertirsi senza diventare un pericolo per la salute propria e altrui. La speranza del primo cittadino è che sia uno strumento utile per sensibilizzare le persone, limitare gli assembramenti e incentivare il rispetto della distanza interpersonale di un metro. Un passaggio che si auspica sufficiente per evitare il passo successivo, che potrebbe essere la chiusura dei locali»
«Inoltre – si legge nel documento – è ulteriormente protratto l’obbligo sull’intero territorio comunale di usare mascherine quali protezione delle vie respiratorie anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie, parchi) laddove per la natura, idoneità e caratteristiche fisiche di detti luoghi sia più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea od occasionale, come fermate di mezzi pubblici, spazi antistanti esercizi commerciali, o uffici pubblici o di interesse pubblico.»
Per quanto riguarda i ristoranti, resta l’obbligo di annotare in un registro il nominativo e il numero di cellulare dei clienti, sia di coloro che hanno prenotato che dei clienti occasionali, ma si osserva che «Il suddetto obbligo si considera adempiuto con l’annotazione dei dati anagrafici e del numero di telefono di un cliente per ogni gruppo di avventori, il quale all’occorrenza possa fornire tutte le informazioni utili per l’identificazione dei commensali ai fini del tracciamento delle presenze».
Antonio Caria