Forte presa di posizione da parte del Consiglio comunale di Oristano che si schiera a difesa del reparto di pediatria dell’ospedale San Martino.
Lo fa con un ordine del giorno sottoscritto da tutti i consiglieri comunali e votato all’unanimità che «impegna il Sindaco e la Giunta a porre in essere nei confronti dell’Azienda sanitaria locale, della Regione Sardegna e dell’esecutivo nazionale qualsiasi attività volta ad ottenere risposte concrete e tempestive circa il reintegro della pianta organica del reparto di pediatria dell’Ospedale San Martino di Oristano (con particolare attenzione all’inserimento di un esperto in diabetologia pediatrica) affinché venga assicurato il ripristino della normale operatività dello stesso, conseguentemente, sia garantita la sopravvivenza del punto nascite del reparto di ginecologia».
A presentare l’ordine del giorno è stato il consigliere di Fratelli d’Italia, Antonio Iatalese: «Il documento – dichiara – nasce su richiesta dei genitori e cittadini oristanesi che hanno dato vita a un comitato spontaneo e ha già raccolto 30mila firme in difesa del reparto di pediatria messo a rischio dai pensionamenti che sono intervenuti in un organico già ridotto all’osso. La situazione è resa più grave dalla mancanza di un pediatra diabetico. Chiediamo risposte concrete per l’assunzione dei medici per rimpolpare gli organici e garantire il funzionamento del reparto».
«Sul tema della sanità c’è stata una interruzione nella spinta di questo consiglio da quando si è costituito in aula il gruppo di Fratelli d’Italia – ha dichiarato il consigliere comunale del Partito Democratico, Efisio Sanna -. Dobbiamo riprendere le fila e chiederci perché tutti ci siamo rilassati un pochino su questo tema. Pensavamo che dopo il grido di dolore di questo territorio dalla Regione sarebbe arrivata una risposta con una mutualità tra territori. Di certo soluzioni come il medico in affitto è la negazione del diritto alla salute. Occorre un accordo sincero e leale come Sardegna centrale per salvare la sanità, l’economia, i trasporti e le infrastrutture.»
Antonio Caria