E’ partito il doppio progetto “Passi” e “Passi d’argento”, due indagini a campione su abitudini e stili di vita che coinvolgono rispettivamente i cittadini tra i 18 e i 69 anni e quelli con più di 64 anni. Il rilevamento serve a tastare il polso dello stato di salute di giovani, adulti e anziani sul nostro territorio, ad accendere campanelli d’allarme su eventuali comportamenti scorretti e a orientare al meglio gli interventi mirati a prevenirli o correggerli.
Coordinato a livello nazionale dall’Istituto Superiore di Sanità ed effettuato con la collaborazione del Ministero della Salute, della Regione Sardegna e dei Comuni, il progetto Passi (Progressi delle Aziende Sanitarie per la salute in Italia) è declinato e promosso in provincia di Oristano dal Dipartimento di Igiene e prevenzione sanitaria della Asl 5, diretto dalla dottoressa Maria Valentina Marras.
Il monitoraggio viene effettuato attraverso un’estrazione casuale di un campione di cittadini, contattati dapprima tramite una lettera della Azienda socio-sanitaria oristanese in cui vengono illustrate le finalità e le modalità di indagine e successivamente attraverso una breve intervista telefonica in cui un operatore della Asl pone ai cittadini selezionati alcune semplici domande su attività fisica, fumo, alimentazione, consumo di alcol, sicurezza stradale, incidenti domestici, prevenzione dei tumori. Della partecipazione al sondaggio sono informati anche i medici di famiglia degli intervistati, che possono chiedere loro un riscontro.
Le persone coinvolte in provincia di Oristano sono circa 300: nello specifico 220 quelle fra i 18 e i 69 anni chiamate ad aderire all’indagine “Passi” e 51 quelle con più di 64 anni a cui è chiesto di rispondere alle domande del sondaggio “Passi d’argento”, più orientato a indagare sugli stili di vita della terza età. Ai partecipanti è garantito l’anonimato e il rispetto della privacy. La conclusione del rilevamento è prevista per la fine del 2024.
«Comportamenti e stili di vita non corretti sono oggi una vera e propria emergenza sanitaria, che comporta l’aumento di malattie croniche come tumori, malattie cardiocircolatorie e respiratorie, diabete – spiega la direttrice del dipartimento di Igiene e prevenzione sanitaria Maria Valentina Marras -. Il sistema Passi permetterà alla nostra Asl di raccogliere informazioni sui comportamenti, i cui effetti sono spesso sono sottovalutati, che possono essere dannosi per la salute. Per la nostra Asl è importante conoscere il punto di vista e le abitudini dei cittadini: questo ci permetterà di realizzare interventi centrati sulle specifiche necessità e quindi di migliorare la qualità dei servizi offerti. Per questo, sebbene l’adesione all’indagine sia volontaria, invitiamo chi riceve la nostra lettera ad aderire all’iniziativa: la sua voce potrà contribuire a migliorare la salute collettiva.»