La deputata Mara Lapia, componente della Commissione Affari sociali e Sanità, dopo aver seguito costantemente i lavori della BECA, la Commissione speciale sulla lotta contro il cancro del Parlamento europeo, e aver presentato una mozione per l’adesione dell’Italia al nuovo “Piano europeo di lotta contro il cancro” frutto del lavoro della BECA, ieri ha interrogato il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulle intenzioni del Governo in merito a questo importantissimo tema.
«Mi sono sempre occupata dei malati oncologici – afferma la deputata Mara Lapia – partendo dalle gravi carenze che ci sono in Sardegna e le disparità di accesso a screening e terapie tra le diverse zone di un singolo territorio e tra regione e regione nel nostro Paese. Il Piano europeo se adottato in Italia, abbatterebbe queste differenze perché implica che i Governi vigilino. I ringraziamenti del ministro Roberto Speranza per il mio impegno e la sua risposta positiva mi fanno ben sperare su una adesione dell’Italia a breve termine.»
Il cancro è la seconda causa di morte in Europa dopo le malattie cardiovascolari. Il “Piano europeo di lotta contro il cancro” prevede 10 iniziative “faro” per creare un sistema di prevenzione e cura delle malattie oncologiche, unitario per i paesi dell’Unione. Tra queste 10 iniziative, oltre a quelle relative alla sensibilizzazione e la prevenzione, alla promozione della ricerca e a creare un rete di informazione europea, ce n’è una in particolare che impegna i Governi che aderiscono a garantire lo stesso diritto a diagnosi e cure di alta qualità, lo stesso accesso ai medicinali e la stessa speranza di sopravvivenza, indipendentemente dal luogo in cui vivono i malati.
«A marzo ho presentato una mozione affinché l’Italia aderisse al Piano europeo. La mozione adesso va discussa in Parlamento, e siccome l’iter non deve assolutamente arenarsi, ieri ho presentato un’interrogazione al Ministro della Salute, proprio per focalizzare l’attenzione su questo tema fondamentale per la Sanità italiana e di conseguenza anche per quella sarda. La risposta del ministro Roberto Speranza è stata chiarissima: l’Italia deve assolutamente aderire nell’interesse di tutti i malati oncologici. Adesso è importante calendarizzare prima possibile la discussione in parlamento – conclude Mara Lapia -. Visti anche i pesanti effetti negativi della pandemia sulla prevenzione e la cura dei tumori, non c’è tempo da perdere.»