«Ma come è possibile credere che i consiglieri regionali del territorio, insieme anche a tutti i consiglieri di maggioranza possano essere contrari al doveroso e necessario potenziamento della Cardiochirurgia di Sassari?»
A chiederselo sono i consiglieri regionali Piero Maieli (Psd’Az), Aldo Salaris (Riformatori sardi), Ignazio Manca (Lega), Pietro Moro (Sardegna venti20) e Nico Mundula (Fratelli d’Italia).
«Ciò – aggiungono – diventa apparentemente possibile quando la buona politica lascia il posto ad una smisurata, diremmo quasi ossessiva ricerca di visibilità fine a se stessa. La grave problematica della Cardiochirurgia di Sassari, forse questo la consigliera Manca non lo sa, o probabilmente lo sa e fa finta di non saperlo, era stata prontamente esaminata, da tutti quei consiglieri del territorio che lei ora accusa di scarsa sensibilità, insieme al direttore Michele Portoghese e portata all’attenzione della Commissione Sanità e del presidente Domenico Gallus. Ne conseguiva l’audizione del dott. Portoghese con esposizione di tutte le criticità, pienamente accolte da tutti i commissari e sfociate in una risoluzione votata all’unanimità, riguardante la dotazione organica ed il numero dei posti letto necessari per sfruttare a pieno le potenzialità della strutture, in misura della alta richiesta di prestazioni.»
«Quindi – rimarcano i consiglieri – è evidente che tutto ciò era già all’attenzione del Presidente Solinas, della giunta e del Consiglio e trattandosi di aumento posti letto ed organico, soprattutto medico, sarebbe dovuta essere inclusa nella Riforma Sanitaria al momento della ridefinizione della rete Ospedaliera.»
«È a questo punto che – queste ancora le loro parole -, al momento dell’approvazione della riforma sanitaria, la consigliera Desirè Manca, la stessa che qualche tempo fa aveva cercato di fare approvare una mozione , anche questa bocciata, nella quale affermava che le terapie per la Sclerosi Multipla erogate a Cagliari non potevano essere erogate a Sassari e prontamente smentita in aula e soprattutto in una successiva audizione in commissione Sanità, dal presidente dell’AISM Sarda, presentava, probabilmente nell’ottica di una ricerca di protagonismo, per cercare di certificarne la paternità appuntandosi al petto una medaglia di latta, un ordine del giorno non condiviso, che niente avrebbe cambiato, su quello che sarebbe stato l’iter della risoluzione della Commissione, se non ottenere il tanto ricercato effetto visibilità.»
«Parrebbe ormai – concludono – quasi volersi consolidare una usurata routine, caratteristica di quella politica circense più consona ad un palcoscenico teatrale che ad un aula legislativa dove si cercano risposte ai bisogni dei cittadini. Vogliamo tranquillizzare il Direttore dottor Portoghese, i malati e tutti i cittadini, perché il problema Cardiochirurgia di Sassari è in cima alle priorità del territorio e della Sardegna. Non si è bocciata in quell’ordine del giorno, la giusta risoluzione della commissione sanità; ciò che emerge, invece, è solo il voler essere protagonista della consigliera Desirè Manca, dalla quale non accettiamo certo lezioni di politica, di lealtà verso i cittadini e soprattutto di stile.»
Antonio Caria