Parola d’ordine: prevenire la fragilità delle ossa. E’ questo il messaggio lanciato nel corso della Giornata mondiale dell’osteoporosi che ieri, mercoledì 23 ottobre, ha fatto tappa al poliambulatorio di Terralba.
Sono state oltre cinquanta le visite gratuite effettuate dalla endocrinologa Barbara Marziani, che ha aperto le porte del suo ambulatorio alle donne con più di sessant’anni per calcolare il rischio osteoporosi, una malattia che comporta la progressiva riduzione della massa ossea e che colpisce più frequentemente le donne in età avanzata.
«Il rischio è stato calcolato attraverso l’algoritmo DeFRA, che prevede la valutazione della paziente sulla base di una serie di domande, fra cui quelle relative ad eventuali fratture pregresse, all’apporto di calcio ed all’attività fisica svolta», spiega la dottoressa Barbara Marziani.
L’obiettivo dei controlli personalizzati è stato non solo quello di diagnosticare in fase precoce la malattia per impedire che si verifichino fratture, che rappresentano la complicanza più temibile e invalidante dell’osteoporosi, ma anche e soprattutto quello di sensibilizzare la popolazione a prendersi cura delle proprie ossa attraverso dei sani stili di vita.
«”No alle ossa fragili” è lo slogan della Giornata mondiale dell’osteoporosi. Ma come mantenerle in salute? In cinque mosse – chiarisce l’endocrinologa -. Innanzi tutto, con uno stile di vita attivo: occorre svolgere attività fisica regolarmente. Al secondo punto, un’alimentazione varia ed equilibrata, ricca di vitamina D e calcio. Importante è poi tenere sotto controllo la bilancia, evitando sia l’eccessiva magrezza sia il sovrappeso e l’obesità. Nemici delle ossa sono poi il fumo, da evitare, e l’alcol, da limitare. Infine bisogna prestare attenzione ai fattori di rischio individuali, come la familiarità alla malattia, che espone a una maggiore probabilità di svilupparla in futuro. Cinque preziose indicazioni utili a preservare la salute delle ossa e non solo.»