14 le persone positive al Coronavirus e 13 quelle in quarantena. Lo si legge nell’ultima comunicazione del comune di Porto Torres.
«Siamo in attesa di sapere da ATS se a Porto Torres verrà attivato un presidio mobile per proseguire la campagna di vaccinazione – protesta il sindaco Massimo Mulas -. Ci preoccupa soprattutto l’assenza di notizie sul richiamo per gli ultraottantenni che hanno ricevuto la prima dose nella sala Filippo Canu. Questo silenzio sta generando preoccupazione e sconcerto, i nostri uffici sono presi d’assalto da utenti e familiari che pretendono giustamente un aggiornamento. La nostra macchina organizzativa è pronta per le convocazioni ma il tempo sta passando: mi dispiace per le associazioni di volontariato che hanno confermato l’impegno manifestato nella prima campagna vaccinale: avrebbero il diritto anche loro di programmare le attività e in questo modo non possono farlo.»
«Per quanto riguarda le altre fasce d’età – prosegue il primo cittadino -, registriamo con favore che lunedì e martedì siano stati convocati a Promocamera i turritani nati tra il 1942 ed il 1951. Confermiamo la nostra collaborazione per attivare anche a Porto Torres un presidio mobile, in modo che sia possibile la nostra scelta per chi non può andare a Sassari. Ma anche su questo fronte, dopo giornate di interlocuzioni continue e rassicurazioni, non riusciamo ad avere notizie certe. Credo che Porto Torres – terzo comune più grande del Nord Ovest, con un porto dove transitano ogni giorni centinaia di passeggeri e una zona industriale che occupa, in presenza, personale proveniente da tutta la provincia – avrebbe meritato una maggiore considerazione»
«C’è, infine, un tema che ci sta particolarmente a cuore – conclude Massimo Mulas -: la vaccinazione dei cosiddetti soggetti fragili. Qualcosa non sta funzionando nel meccanismo predisposto da Ats: anche in questo caso chiediamo di fare di tutto per somministrare la dose a questi soggetti, nel minor tempo possibile.»
«Siamo in attesa di sapere da ATS se a Porto Torres verrà attivato un presidio mobile per proseguire la campagna di vaccinazione – protesta il sindaco Massimo Mulas -. Ci preoccupa soprattutto l’assenza di notizie sul richiamo per gli ultraottantenni che hanno ricevuto la prima dose nella sala Filippo Canu. Questo silenzio sta generando preoccupazione e sconcerto, i nostri uffici sono presi d’assalto da utenti e familiari che pretendono giustamente un aggiornamento. La nostra macchina organizzativa è pronta per le convocazioni ma il tempo sta passando: mi dispiace per le associazioni di volontariato che hanno confermato l’impegno manifestato nella prima campagna vaccinale: avrebbero il diritto anche loro di programmare le attività e in questo modo non possono farlo.»
«Per quanto riguarda le altre fasce d’età – prosegue il primo cittadino -, registriamo con favore che lunedì e martedì siano stati convocati a Promocamera i turritani nati tra il 1942 ed il 1951. Confermiamo la nostra collaborazione per attivare anche a Porto Torres un presidio mobile, in modo che sia possibile la nostra scelta per chi non può andare a Sassari. Ma anche su questo fronte, dopo giornate di interlocuzioni continue e rassicurazioni, non riusciamo ad avere notizie certe. Credo che Porto Torres – terzo comune più grande del Nord Ovest, con un porto dove transitano ogni giorni centinaia di passeggeri e una zona industriale che occupa, in presenza, personale proveniente da tutta la provincia – avrebbe meritato una maggiore considerazione»
«C’è, infine, un tema che ci sta particolarmente a cuore – conclude Massimo Mulas -: la vaccinazione dei cosiddetti soggetti fragili. Qualcosa non sta funzionando nel meccanismo predisposto da Ats: anche in questo caso chiediamo di fare di tutto per somministrare la dose a questi soggetti, nel minor tempo possibile.»
Antonio Caria