Partirà lunedì 6 maggio la campagna di vaccinazione contro il Papilloma virus promossa dal Dipartimento di Igiene e prevenzione sanitaria della Asl 5 di Oristano diretto dalla dottoressa Maria Valentina Marras, e mirata alla prevenzione dei tumori correlati all’Hpv (human papilloma virus), responsabile di circa 6.500 casi di cancro ogni anno in Italia.
La vaccinazione verrà offerta gratuitamente, attraverso chiamata attiva o lettera inviata a domicilio, a tutte le ragazze della provincia di Oristano dagli 11 ai 26 anni e a tutti i ragazzi dagli 11 ai 18 anni. Saranno circa diecimila i giovani che, a partire dai prossimi giorni, riceveranno la comunicazione nella quale saranno invitati a recarsi presso il più vicino ambulatorio di Igiene pubblica per la somministrazione del vaccino.
Potranno inoltre vaccinarsi gratuitamente tutte le donne, anche oltre i 25 anni, già curate per lesioni correlate all’Hpv, i soggetti con infezione da Hiv e quelli che hanno rapporti sessuali promiscui.
«L’innovazione rispetto al passato, quando già era possibile vaccinarsi gratuitamente per le categorie indicate – spiega la dottoressa Maria Valentina Marras – è che inviteremo attivamente, tramite lettera, i ragazzi e le ragazze che rientrano nel target prestabilito. In questo modo puntiamo a raccogliere un maggior numero di adesioni per una campagna vaccinale che è di fondamentale importanza nella prevenzione dei tumori causati dall’infezione da Papilloma virus.»
L’infezione da Papilloma virus è la più frequente infezione trasmessa sessualmente. L’Hpv è stato classificato come il secondo agente patogeno responsabile di cancro nel mondo, responsabile di quasi il 100% dei tumori della cervice uterina, dell’88% di quelli anali, del 70% di quelli vaginali, del 50% dei tumori del pene, del 43% di quelli vulvari, del 26% di quelli dell’oro-faringe.
L’infezione è molto frequente nella popolazione: si stima che fino all’80% delle donne sessualmente attive contragga il virus, con un picco nelle giovani fino ai 25 anni. Quattro persone su cinque, sia uomini che donne, vengono infettate dall’Hpv nel corso della vita. La maggior parte delle infezioni è transitoria e si risolve spontaneamente entro due anni dal contagio, in caso contrario però si possono sviluppare delle lesioni che possono progredire fino a sviluppare un tumore. In Italia ogni anno si contano oltre 6.500 casi di tumori attribuiti all’Hpv, di cui ben 2.500 di cancro della cervice uterina, al quinto posto fra i tumori più frequenti nelle donne fino ai 49 anni.
La vaccinazione contro il Papilloma virus può prevenire fino al 90% di tutti i tumori correlati all’Hpv in uomini e donne: il vaccino, infatti, impedisce la formazione delle alterazioni cellulari che possono portare alle lesioni precancerose che nel tempo potrebbe evolversi in una patologia oncologica.
Vaccinarsi è semplice: chi riceverà la lettera d’invito potrà recarsi presso il più vicino ambulatorio di Igiene pubblica nel giorno indicato per la somministrazione gratuita del siero, che verrà somministrato in due dosi per i soggetti fino a 14 anni ed in tre dosi per quelli dai 15 anni in poi.
Per le chiamate, si partirà dagli adolescenti di entrambi i sessi, a partire dai più giovani, e si passerà progressivamente fino alle fasce d’età più elevate fino alle donne di 26 anni.
«Aderire alla campagna vaccinale contro l’Hpv è molto importante – conclude la direttrice del Dipartimento di Igiene e prevenzione sanitaria -. Il vaccino, insieme allo screening oncologico (pap test), è lo strumento principale per prevenire i tumori legati all’infezione da Papilloma virus. Si tratta di un vaccino sicuro, con una lunga sperimentazione alle spalle e un’efficacia provata, che può mettere al riparo dal rischio di sviluppare diversi tipi di cancro. Per questo, invitiamo chi riceverà la chiamata ed i loro genitori, nel caso dei minorenni, a recarsi con fiducia presso i nostri ambulatori, dove il nostro personale sarà a disposizione per fornire tutte le informazioni richieste.»