La commissione Sanità, presieduta da Domenico Gallus (Udc-Cambiamo) ha tenuto una riunione sull’andamento delle campagna vaccinale anti-Covid alla quale hanno preso parte l’assessore Mario Nieddu ed i direttori generali dell’Ats Massimo Temussi e dell’assessorato Marcello Tidore.
L’assessore Mario Nieddu, in particolare, ha comunicato sulla base dei dati aggiornati fino a ieri (quando la Sardegna ha raggiunto il 4°posto in Italia), che la Regione ha utilizzato il 90% delle dosi di vaccino ricevute e che la campagna potrà proseguire in modo regolare grazie all’arrivo di 61.000 nuove dosi più circa 5.000 vaccini monodose di Johnson & Johnson, al netto dei circa 25.000 “richiami” che saranno assegnati a quanti hanno già ricevuto la prima dose.
Mario Nieddu si è inoltre dimostrato ottimista sul passaggio della Sardegna in zona arancione da lunedì prossimo «perché – ha spiegato – abbiamo un indice Rt di 0.98 e l’utilizzo delle strutture è sotto la soglia di sicurezza, a fronte dell’unico dato non positivo dei focolai attivi».
Il direttore generale dell’assessorato Marcello Tidore ha risposto invece alle numerose domande poste dai commissari intervenuti.In primo luogo, ha affermato, bisogna tener conto che quella contro il Covid è la prima vera vaccinazione di massa, effettuata però con regole nazionali a breve termine, sia per quanto riguarda le certificazioni dell’efficacia dei vari vaccini sia per la scelta delle fasce di popolazione cui somministrarli. Marcello Tidore si è poi soffermato sulle varie tipologie di pazienti “fragili” (diabetici, oncologici, autistici, grandi obesi, etc.) spiegando che si è cercato per quanto possibile di allargare la “platea” in modo da assicurare vaccinazioni tempestive.
Esistono tuttavia situazioni non omogenee fra i territori che si sta cercando progressivamente di recuperare, ha riconosciuto il direttore generale dell’Ats Massimo Temussi che ha presentato un rapporto dettagliato sulla campagna, ma questo è dipeso sia dalla capacità di risposta delle aziende territoriali che dal supporto dei medici di base, vero fattore in grado di fare la differenza, che però in molte aree è molto al di sotto delle potenzialità.
Nel dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Stefano Schirru (Psd’Az), Francesco Agus (Progressisti), Annalisa Mele (Lega), Rossella Pinna e Valter Piscedda (Pd), Michele Ciusa (M5S), Francesco Mura (Fdi), Daniele Cocco (Leu), Giorgio Oppi e Antonello Peru (Udc-Cambiamo).
La commissione proseguirà la sua ricognizione sul sistema regionale in tempi brevi, con una nuova seduta dedicata alla situazione generale della sanità in Sardegna.