«Nel reparto di Cardiologia dell’ospedale San Giovanni di Dio di Olbia dallo scorso ottobre non è più possibile fare un esame ecocardio e dallo scorso novembre non è possibile effettuare nemmeno un holter. Questo a causa di nuove disposizioni cervellotiche dettate dai vertici della struttura che impediscono ad un reparto che dispone di macchinari all’avanguardia di operare. Una sospensione dei servizi inaccettabile che sta causando notevoli disagi, in particolar modo ai numerosissimi pazienti del bacino olbiese.»
Lo denuncia il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Roberto Li Gioi, che aggiunge: «Alla gravità della situazione si aggiunge il paradosso, che, dallo scorso febbraio, i medici di Cardiologia del nosocomio olbiese si stanno recando all’ospedale Paolo Dettori di Tempio per effettuare gli stessi esami ai pazienti olbiesi e dei comuni limitrofi in regime di prestazione aggiuntiva, ovvero con costi notevolmente superiori per le casse del sistema sanitario regionale».
Lo denuncia il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Roberto Li Gioi, che aggiunge: «Alla gravità della situazione si aggiunge il paradosso, che, dallo scorso febbraio, i medici di Cardiologia del nosocomio olbiese si stanno recando all’ospedale Paolo Dettori di Tempio per effettuare gli stessi esami ai pazienti olbiesi e dei comuni limitrofi in regime di prestazione aggiuntiva, ovvero con costi notevolmente superiori per le casse del sistema sanitario regionale».
Antonio Caria