«Gli ospedali della Gallura hanno bisogno di medici, infermieri, tecnici di laboratorio e OSS in misura consona alle loro effettive esigenze, non di un ente amministrativo completamente privo di autonomia gestionale e finanziaria, e quindi senza alcun reale potere operativo. Infatti, nella riforma sanitaria pensata dalla maggioranza sardo-leghista di fatto non cambia nulla, in quanto all’ATS viene soltanto cambiato il nome: tutte le funzioni attualmente in capo all’ATS vengono acquisite dall’ARES, mentre le Asl sono delle vere e proprie scatole vuote che non saranno messe in grado di rispondere alle esigenze del territorio.»
Sono queste le parole pronunciate dal consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Roberto Li Gioi, dopo la discussione discussione in Commissione Sanità che ha dato il primo via libera alla creazione di 8 Asl per la Sardegna.
«Le gravissime problematiche che affliggono la sanità gallurese – prosegue Roberto Li Gioi – sono state denunciate lunedì scorso dai sindaci della Gallura durante la conferenza socio sanitaria tenuta in mattinata ad Arzachena, e nel pomeriggio dai medici del Giovanni Paolo II in Consiglio comunale a Olbia. Incontri ai quali ho partecipato suggerendo ai rappresentanti del territorio di lavorare fianco a fianco, di combattere per un unico obiettivo e di portare le istanze della Gallura a Cagliari, uniti, perché andare in ordine sparso sarebbe nella maniera più assoluta controproducente.»
«Questa riforma sanitaria dal lato pratico, purtroppo, non porterà soluzioni – secondo Roberto Li Gioi – ciò che occorre è un adeguamento degli ospedali galluresi a quelle che sono le reali necessità del territorio in un momento in cui la situazione è emergenziale e che, in vista dell’autunno, potrebbe diventare ancora più preoccupante. La Gallura ha urgente bisogno di un intervento che risani una situazione a dir poco disastrosa in cui i medici non possono addirittura operare a causa della carenza di anestesisti.»
«Rinnovo quindi l’invito al Presidente della Regione, all’assessore della Sanità Mario Nieddu e al presidente della Commissione Sanità Domenico Gallus – conclude Roberto Li Gioi – a venire in Gallura a toccare con mano la gravità della situazione negli ospedali Giovanni Paolo II di Olbia, Paolo Dettori di Tempio e Paolo Merlo di La Maddalena. La situazione è ormai fuori controllo, non c’è più tempo per inutili riforme, i cittadini hanno diritto a soluzioni immediate e definitive.»
Sono queste le parole pronunciate dal consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Roberto Li Gioi, dopo la discussione discussione in Commissione Sanità che ha dato il primo via libera alla creazione di 8 Asl per la Sardegna.
«Le gravissime problematiche che affliggono la sanità gallurese – prosegue Roberto Li Gioi – sono state denunciate lunedì scorso dai sindaci della Gallura durante la conferenza socio sanitaria tenuta in mattinata ad Arzachena, e nel pomeriggio dai medici del Giovanni Paolo II in Consiglio comunale a Olbia. Incontri ai quali ho partecipato suggerendo ai rappresentanti del territorio di lavorare fianco a fianco, di combattere per un unico obiettivo e di portare le istanze della Gallura a Cagliari, uniti, perché andare in ordine sparso sarebbe nella maniera più assoluta controproducente.»
«Questa riforma sanitaria dal lato pratico, purtroppo, non porterà soluzioni – secondo Roberto Li Gioi – ciò che occorre è un adeguamento degli ospedali galluresi a quelle che sono le reali necessità del territorio in un momento in cui la situazione è emergenziale e che, in vista dell’autunno, potrebbe diventare ancora più preoccupante. La Gallura ha urgente bisogno di un intervento che risani una situazione a dir poco disastrosa in cui i medici non possono addirittura operare a causa della carenza di anestesisti.»
«Rinnovo quindi l’invito al Presidente della Regione, all’assessore della Sanità Mario Nieddu e al presidente della Commissione Sanità Domenico Gallus – conclude Roberto Li Gioi – a venire in Gallura a toccare con mano la gravità della situazione negli ospedali Giovanni Paolo II di Olbia, Paolo Dettori di Tempio e Paolo Merlo di La Maddalena. La situazione è ormai fuori controllo, non c’è più tempo per inutili riforme, i cittadini hanno diritto a soluzioni immediate e definitive.»
Antonio Caria