«Il Pronto soccorso di Olbia è al collasso: alla cronica carenza di medici si aggiunge quella degli infermieri che in questi giorni lasceranno la struttura in blocco. L’organico composto originariamente da 32 infermieri è oggi dimezzato perché un numero decisamente cospicuo di sanitari, avendo vinto il concorso bandito dall’Ospedale Brotzu di Cagliari, ha preferito il trasferimento nel capoluogo rispetto al turno nelle corsie dell’ospedale di Olbia, diventate una vera e propria trincea. In questa situazione, in piena stagione estiva, è capitato che i turni notturni del Pronto soccorso venissero effettuati da soli tre infermieri. É facile immaginare i carichi di lavoro disumani che questi lavoratori sono costretti a sopportare in una città in cui gli accessi giornalieri sono oltre 120 e l’attesa media per ciascun paziente è di dieci ore.»
E’ la denuncia del capogruppo del M5S in Consiglio regionale, Roberto Li Gioi, che lo scorso 27 maggio ha effettuato un sopralluogo al Pronto soccorso dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Olbia per mettere in luce le gravi criticità della struttura durante il turno serale.
«Il quadro che temevo a fine maggio si è concretizzato. Il Pronto soccorso di Olbia versa in condizioni sempre più critiche e l’emorragia di infermieri e medici non sembra avere fine, nonostante le rassicurazioni fornite dall’assessore regionale della Sanità. E’ inammissibile che davanti a tanti appelli, l’assessorato della Sanità non si renda conto dei rischi connessi a tale sottodimensionamento di organico. Gli utenti del Pronto soccorso, con l’arrivo dei turisti, sono oggi triplicati, e non possiamo aspettare il verificarsi di eventi tragici o spiacevoli per intervenire – conclude Roberto Li Gioi -. La Regione ha il dovere di aprire gli occhi e provvedere al potenziamento dell’organico con estrema urgenza,»