Il rilancio del Distretto militare di Medicina Legale di via Ospedale a Cagliari, diretto dal colonnello Stefano Ciancia e dai validi collaboratori, provenienti anche dal Celio di Roma, da mesi, fedeli al proprio motto “Fratibus ut vitam servares”, con il supporto del Comando Militare Esercito, del Generale Francesco Olla, in piena sinergia con le Autorità Regionali, ATS, Protezione Civile ed i Sindaci e le associazioni di volontariato, hanno portato avanti la campagna di screening e ora di vaccinazione, senza sosta, dalle Isole minori ad Oliena, passando per Quartu Sant’Elena ed altre comunità locali come Vallermosa e Maracalagonis, è l’oggetto dell’interrogazione rivolta al ministro della Difesa di Salvatore Deidda, capogruppo di Fdi in Commissione Difesa di Fratelli d’Italia.
«Il Governo, anche su nostra richiesta, ha inserito la possibilità di collaborazioni con i sistemi sanitari regionali e quello della sanità militare, mi auspico quindi che la collaborazione continui anche dopo l’emergenza Covid, prevedendo che alcuni medici militari non specializzati, possano ricoprire l’incarico di sostituti dei medici di base in alcuni comuni o specializzarsi, in alcuni Ospedali in cui c’è carenza di personale. Esiste, per esempio, una bozza di accordo tra Sanità Militare e Policlinico Universitario di Cagliari», spiega Salvatore Deidda.
«Da una parte i medici militari potranno continuare ad operare assiduamente crescendo professionalmente mentre l’Esercito darà una mano per l’abbattimento di liste d’attesa adoperando inoltre strumentazioni e spazi del distretto militare di via Ospedale. La sanità militare, proprio in Sardegna, meriterebbe importanti riconoscimenti – conclude Salvatore Deidda -. Dobbiamo essere loro estremamente grati ma può dare ancora una grossa mano. Più militari e più ospedali.»