«Ogni Comunità, anche la più piccola, ha diritto ad avere servizi sanitari in grado di soddisfare e garantire il diritto alla salute dei cittadini. Sapere che nel paese più piccolo per dimensione dell’Ogliastra, Ussassai, mancano i servizi (logistici, relativi alla Rete, sanitari e via dicendo) e una intera comunità si sente abbandonata non ci fa onore. La lotta allo spopolamento si combatte garantendo i servizi essenziali ai cittadini, dall’istruzione e formazione, alla salute, alla mobilità e alla comunicazione digitale resa ancora più rilevante e necessaria dalla pandemia.»
A dichiararlo sono i consiglieri regionali dei Riformatori sardi, Sara Canu e Michele Cossa che aggiungono: «Raccogliamo il grido di protesta del sindaco, che denuncia l’assenza di un medico di base (se non per poche ore alla settimana) e di servizi in genere, e lo facciamo nostro, consapevoli che in questo particolare momento, più che in altri, i bisogni e le necessità dei cittadini sardi non possono essere ritenuti marginali. Da anni parliamo di desertificazione delle aree interne, di spopolamento e di isolamento dei territori ma se vogliamo realmente invertire questa drammatica tendenza dobbiamo dotare i paesi di servizi all’altezza di una società moderna. Ussassai come altri Comuni sardi di piccole dimensioni ha bisogno dell’attenzione e del sostegno delle Istituzioni, che insieme all’Amministrazione comunale – concludono Sara Canu e Michele Cossa – individuino un progetto di sviluppo in grado di soddisfare le esigenze della popolazione e garantire un futuro ai giovani che troveranno il coraggio di non abbandonare il proprio paese natale».
Antonio Caria