«Mentre i pazienti, Covid e non, attendono ore e persino giorni in attesa di un posto letto per il ricovero, i familiari non possono ricevere alcuna informazione sullo stato di salute dei propri cari a causa della mole di lavoro che il personale sta sopportando con grande sacrificio. Il numero di telefono fornito ai parenti dall’ospedale squilla a vuoto costantemente poiché il lavoro in corsia non dà tregua e una volta varcata la soglia del Pronto Soccorso dei parenti malati non si hanno più informazioni. Facile immaginare la terribile angoscia di chi spera di essere rassicurato. Eppure questo atto di civiltà e fondamentale importanza all’ospedale Annunziata viene tralasciato come se nulla fosse.»
Lo denuncia la consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, Desirè Manca, che aggiunge: «Questo è quello che si verifica ogniqualvolta un paziente ha malauguratamente lasciato il cellulare in casa oppure lo ha perso durante le circostanza, come gli incidenti, che lo hanno portato in ospedale. Non è ammissibile che in questa situazione emergenziale un Pronto Soccorso non fornisca un numero di telefono dedicato esclusivamente alle comunicazioni con i parenti e che non ci sia personale addetto a tale mansione».
La consigliera pentastellata ha anche presentato una mozione in Consiglio regionale: «Il personale del Pronto Soccorso assicura che i familiari verranno contattati nel caso in cui ci fossero informazioni da fornire, ma questo non sta accadendo perché infermieri e medici non hanno nemmeno il tempo di respirare. I telefoni squillano a vuoto lasciando le famiglie nella disperazione, anche per tre giorni in alcuni casi. Fornire informazioni puntuali e costanti è un atto di civiltà che non si può ignorare in alcun modo, chiedo quindi che venga immediatamente reclutato il personale addetto alla gestione delle telefonate».
Lo denuncia la consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, Desirè Manca, che aggiunge: «Questo è quello che si verifica ogniqualvolta un paziente ha malauguratamente lasciato il cellulare in casa oppure lo ha perso durante le circostanza, come gli incidenti, che lo hanno portato in ospedale. Non è ammissibile che in questa situazione emergenziale un Pronto Soccorso non fornisca un numero di telefono dedicato esclusivamente alle comunicazioni con i parenti e che non ci sia personale addetto a tale mansione».
La consigliera pentastellata ha anche presentato una mozione in Consiglio regionale: «Il personale del Pronto Soccorso assicura che i familiari verranno contattati nel caso in cui ci fossero informazioni da fornire, ma questo non sta accadendo perché infermieri e medici non hanno nemmeno il tempo di respirare. I telefoni squillano a vuoto lasciando le famiglie nella disperazione, anche per tre giorni in alcuni casi. Fornire informazioni puntuali e costanti è un atto di civiltà che non si può ignorare in alcun modo, chiedo quindi che venga immediatamente reclutato il personale addetto alla gestione delle telefonate».
Antonio Caria