Anche nel 2024 la Asl 5 di Oristano si conferma un’eccellenza nell’attività degli screening oncologici, esami capaci di prevenire e diagnosticare in fase precoce il tumore della cervice uterina, quello della mammella e quello del colon retto.
Nell’anno in corso, a fronte di una media regionale del 50% circa, in provincia di Oristano il 100% della popolazione che rientra nelle fasce d’età a maggiore rischio ha ricevuto una lettera di invito ad aderire agli screening del carcinoma del collo dell’utero e delle mammella, mentre per il colon retto il raggiungimento della totalità della popolazione bersaglio è previsto per la fine del 2024. Si tratta, in termini assoluti, di oltre 13.000 donne fra i 25 ed i 64 anni chiamate a eseguire il pap test, di circa 12.000 donne fra i 50 e i 69 anni invitate a sottoporsi a una mammografia e di quasi 25.000 donne e uomini, sempre fra i 50 e i 69 anni, che possono ritirare in farmacia il kit per la ricerca del sangue occulto nelle feci.
Ciò significa che chiunque rientri nelle fasce d’età a maggiore rischio per questi tre tumori – due dei quali, mammella e colo retto, fra i più diffusi in assoluto – ha la possibilità di sottoporsi a un esame salvavita e, in caso di positività, di eseguire tutti gli approfondimenti diagnostici successivi inserito in un percorso di cura già delineato e interamente gratuito.
«Si tratta di un risultato eccezionale, che conferma e consolida lo sforzo compiuto da questa azienda nel 2023, quando è stata anche recuperata una parte degli screening inevasi a causa dell’emergenza Covid – afferma il direttore generale della Asl 5 di Oristano Angeloì Maria Serusi -. In poco tempo è stata rimessa in moto un’attività fondamentale, nella quale sono state investite risorse importanti in termini economici, professionali e organizzativi. L’implementazione degli screening ha permesso di garantire che l’intero ciclo diagnostico e terapeutico possa essere interamente effettuato all’interno delle strutture aziendali, senza che i cittadini siano costretti a spostarsi.»
Fra i fattori che hanno contribuito a questo successo l’assunzione di nuovo personale dedicato, il potenziamento delle prestazioni per gli operatori sanitari già impegnati nelle attività di screening, la radicale riorganizzazione delle modalità di prenotazione degli appuntamenti, l’ampliamento delle fasce orarie in cui contattare il Centro screening, l’invio di sms di richiamo, il coinvolgimento di tutte le farmacie della provincia.