Prevenire forme delicate di tumore in soggetti a rischio per età o altre condizioni, che non mostrano sintomi specifici di malattia: la Asl 5 di Oristano è la prima azienda sanitaria in Sardegna. Parlano chiaro i dati relativi all’attività degli screening oncologici dell’anno 2023, appena concluso. La Asl 5 ha raggiunto la più alta percentuale di copertura in Sardegna per gli screening per il tumore della cervice uterina (48,23 per cento), per il tumore alla mammella (48,02 per cento) e per il tumore al colon (44,49 per cento).
«Numeri che ci rendono orgogliosi – ha esordito il direttore generale della Asl 5 di Oristano, il dottor Angelo Maria Serusi – e che premiano l’impegno costante di questa direzione generale per garantire una prevenzione adeguata a qualsiasi fascia della popolazione del territorio dell’Oristanese.»
«Individuare la presenza di tumori in soggetti potenzialmente a rischio è fondamentale – ha sottolineato la dottoressa Maria Valentina Marras, direttrice del dipartimento di Igiene e Prevenzione della Asl 5 – i programmi di screening organizzato sono inclusi nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Gli screening per il tumore alla mammella sono rivolti alle donne fra i 50 i 69 anni, quelli per il tumore della cervice uterina per le donne fra i 25 e i 64 anni e per il tumore al colon per la popolazione maschile e femminile fra i 50 e i 69 anni».
Lo stesso Piano Regionale di Prevenzione 2020-2025 ha dettato a tutte le Asl sarde come obiettivi il miglioramento dei livelli di copertura della popolazione target per ciascun screening, il miglioramento della qualità nell’erogazione degli stessi controlli, l’aumento delle competenze tra gli operatori del sistema e favorire l’accesso a questi percorsi dei gruppi di popolazione vulnerabili.
Obiettivi assolutamente raggiunti dalla Asl 5 di Oristano, che nel 2023 ha ottenuto i dati migliori a livello regionale. Iniziamo dal tumore alla mammella. Nel 2022 il tasso di copertura su base regionale, stabilito dal rapporto fra il numero di screening effettuati e il numero di popolazione potenzialmente a rischio, era stato del 21,93 per cento, mentre per la Asl di Oristano il tasso era stato del 33,38 per cento.
Una percentuale per l’azienda sanitaria oristanese lievitata nel 2023 di ben 15 punti, con un 48,02 per cento. Per il tumore alla cervice uterina nel 2022 copertura regionale del 29,33 per cento e della Asl di Oristano del 35,79 per cento, salita, quest’ultima, nel 2023 al 48,23 (più 13 per cento). Infine, il tumore del colon retto: nel 2022 copertura regionale del 13,56 per cento e per la Asl 5 del 27,91 per cento, lievitata nel 2023 al 44,49 per cento (più 17 per cento).
«Abbiamo anche recuperato tutte le liste d’attesa relative ai ritardi accumulati nel periodo Covid – ha aggiunto la dottoressa Maria Valentina Marras – abbiamo raggiunto un valore molto prossimo ai target nazionali e comunque in linea con quanto richiesto dalla stessa Regione.»
Ottimi risultati raggiunti dalla Asl 5 attraverso diverse procedure operative, alcune anche innovative: «Abbiamo messo in campo la raccolta, conservazione e trasporto dei campioni istologici e citologici dello screening del tumore della cervice uterina, anche se non previsto tra gli obiettivi di budget – ha riferito la dottoressa Maria Valentina Marras – tramite un sistema di messaggistica ricordiamo gli appuntamenti a chi ha aderito allo screening, ma informiamo anche i pazienti a rischio, che non vi hanno ancora aderito, della possibilità di contattare il Centro Screening Aziendale (CSA). Inoltre sono stati reclutati con contratto libero professionale un medico di supporto alle attività organizzative del CSA, un medico ginecologo colposcopista ed assegnati allo stesso CSA un’infermiera, un’unità amministrativa e un autista. E’ stata implementata la dotazione tecnologica sempre del CSA ed avviato il programma di offerta gratuita del vaccino anti HPV a tutte le venticinquenni, non ancora vaccinate».