L’11 agosto scorso una giovane donna di Tempio è stata costretta a partorire in casa perché la Assl di Olbia le ha addirittura negato l’invio di un’autoambulanza richiesta per poter raggiungere l’Ospedale più vicino, ovvero quello di Olbia. Sembra incredibile che dopo due anni dalla sospensione dell’attività del Punto nascita dell’Ospedale Paolo Dettori di Tempio, le istituzioni competenti ancora non abbiano provveduto a garantire un servizio essenziale per la gestione delle urgenze ostetriche. Quanto capitato a questa donna riporta tristemente alla ribalta le gravissime problematiche che da tempo affliggono l’Ospedale Paolo Dettori di Tempio, come la cronica assenza di personale e la chiusura di diversi reparti a periodi alterni. Criticità che si replicano tali e quali in tutti gli ospedali della Gallura.»
Sono queste le parole pronunciate dal consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Roberto Li Gioi, che ha presentato un’interrogazione.
«È inaccettabile che nel 2020 – ha aggiunto Roberto Li Gioi – la vita di una persona venga messa a rischio costringendola a partorire in casa, con tutti i rischi che un parto in tali condizioni può comportare. Non possiamo tollerare che la vita delle mamme e dei bambini venga messa in pericolo dalla progressiva sottrazione di servizi sanitari sul territorio e da una inefficiente gestione delle urgenze ostetriche nei presidi ospedalieri sottoposti alla chiusura del Punto nascita. Per questo ho presentato un’interrogazione urgente all’assessore della Sanità Mario Nieddu, al quale negli ultimi mesi si sono rivolti i rappresentanti del territorio e i cittadini, rimasti purtroppo inascoltati.»
«Chiedo inoltre all’assessore Mario Nieddu – ha concluso Roberto Li Gioi – quali azioni intenda intraprendere per evitare che possano ripetersi episodi simili e garantire finalmente un’efficiente gestione delle urgenze ostetriche. Inoltre, vorrei sapere come lo stesso intenda sanare le gravi criticità che affliggono la gestione di tutti i presidi ospedalieri galluresi, denunciate in occasione della conferenza socio-sanitaria alla quale ho partecipato lo scorso 13 luglio ad Arzachena. Sindaci e cittadini meritano risposte urgenti.»
Antonio Caria