«Apprendiamo con grande soddisfazione che mercoledì 16 settembre, il gruppo regionale di verifica, ha svolto l’audit finalizzato all’apertura del reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale Civile di Alghero e negli stessi giorni, l’Assl di Sassari, ha espresso parere favorevole di compatibilità e funzionalità del reparto.»
A dichiararlo è la coordinatrice cittadina di Lega Alghero, Monica Chessa che aggiunge: «Dopo un anno di intenso lavoro, anche in condizioni di grande difficoltà causate dall’emergenza covid-19 che ha fortemente rallentato ogni procedimento, è stato portato a termine un progetto difficile e atteso da tanto tempo. In particolare, si è provveduto a completare la dotazione medico sanitaria e ultimati gli acquisti di tutti gli arredi, con ulteriori 4 letti tecnici nuovi e 4 nuovi ventilatori, questi ultimi, peraltro, consegnati giovedì 17 settembre».
«Salvo imprevisti – aggiunge Monica Chessa – entro il 30 settembre la Terapia Intensiva sarà strutturalmente pronta per l’esercizio delle attività con ogni tipo di collaudo e dotazione tecnico sanitaria, inesistenti solo un anno fa. Ora, inutile negarlo, il vero problema all’apertura immediata del reparto è costituito dal personale sanitario, medico ed infermieristico, che in questo momento è prioritariamente impiegato nelle strutture Covid-19, per assicurare assistenza ai pazienti positivi al virus.»
«Tuttavia – conclude Monica Chessa -, per superare anche questo problema, sono state attivate le procedure pubbliche per il reperimento di medici ed infermieri che, nei giorni scorsi, ha consentito il trasferimento nel reparto algherese di un medico rianimatore dall’Aou di Sassari. Per questo motivo ringraziamo il presidente Christian Solinas, l’assessore Mario Nieddu ed il presidente del Consiglio regionale Michele Pais che sta costantemente e personalmente seguendo l’iter di apertura del reparto di terapia intensiva di Alghero e così recuperato il tempo perso ed evitato che la terapia intensiva di Alghero non fosse solo una mera enunciazione di astratti propositi come nel passato, ma una realtà concreta e fondamentale per la sanità di tutto il territorio.»
Antonio Caria