«Con la legge numero 178 del 30 dicembre 2020 il Ministero della Salute ha istituito un fondo, con una dotazione di 20 milioni di euro all’anno, destinato al rimborso delle spese sostenute dagli ospedali, sia pubblici sia privati convenzionati, per l’acquisto di test genomici per il carcinoma mammario ormonoresponsivo in stadio precoce. Risorse che a decorrere dal 2021 verranno ripartite tra le regioni e le province autonome sulla base di diversi parametri: numero dei test da somministrare in relazione alla popolazione femminile residente, potenziale incidenza e prevalenza del carcinoma mammario e stratificazione clinico-patologica. Per questo è necessario che la Regione Sardegna non perda tempo e trasmetta al ministero della Salute tutte le indicazioni utili all’ottenimento di tali fondi.»
Sono queste le parole pronunciate dalla consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, Desirè Manca, che ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione Christian Solinas ed all’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu per sapere se gli uffici regionali preposti siano già stati attivati per la raccolta dei dati e la verifica dei requisiti previsti dal decreto ministeriale.
«Entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione del Decreto nella Gazzetta ufficiale, ovvero a partire dal 7 luglio scorso, le Regioni e le province autonome – conclude Desirè Manca – devono trasmettere al ministero della Salute una delibera riportante le indicazioni relative alle modalità organizzative per la prescrizione, l’esecuzione, l’utilizzo, il monitoraggio, le verifiche e i controlli dei test multigenici prognostici.»
Sono queste le parole pronunciate dalla consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, Desirè Manca, che ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione Christian Solinas ed all’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu per sapere se gli uffici regionali preposti siano già stati attivati per la raccolta dei dati e la verifica dei requisiti previsti dal decreto ministeriale.
«Entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione del Decreto nella Gazzetta ufficiale, ovvero a partire dal 7 luglio scorso, le Regioni e le province autonome – conclude Desirè Manca – devono trasmettere al ministero della Salute una delibera riportante le indicazioni relative alle modalità organizzative per la prescrizione, l’esecuzione, l’utilizzo, il monitoraggio, le verifiche e i controlli dei test multigenici prognostici.»
Antonio Caria