Le liste d’attesa di chirurgia senologica ed il progetto incompiuto della Breast Unit sono state al centro del sopralluogo effettuato al percorso di Senologia multidisciplinare aziendale coordinata (Smac) dell’Azienda ospedaliera universitaria di Sassari dalla presidente dalla commissione Lavoro della Camera. La parlamentare, assieme a Gianfranco Ganau, capogruppo Pd in Consiglio regionale Sardegna e a Stefano Manai, responsabile nazionale formazione sanitaria del Pd, ha avuto confronti sulle criticità della senologia sassarese con il commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari, Antonio Spano, il direttore sanitario Franco Bandiera e con lo staff dei professionisti.
«Con il Covid si sono ridotti gli spazi chirurgici disponibili – riferiscono gli esponenti del Partito democratico – cosicché le pazienti vengono prese in carico, trattate e giungono sino alle soglie dell’operazione, dove però si trovano ad attendere anche 90 giorni. Un tempo che, per molte donne affette da patologia tumorale in attesa di intervento, può pregiudicare drammaticamente l’esito della terapia.»
«La richiesta principale dei professionisti con cui ci siamo confrontati – spiegano Mura, Ganau e Manai – è avere maggiore disponibilità di spazi chirurgici, che ora sono prevalentemente dedicati ad altre patologie, non tutte gravissime come il tumore al seno. Sono i medici stessi a chiedere l’abbattimento delle liste d’attesa con l’attivazione di percorsi d’urgenza che consentano intervenire sulle donne che attendono di essere chiamate.»
In merito alla Breast Unit, tuttora incompiuta nonostante nel 2020 siano stati 1.400 i nuovi casi di carcinoma della mammella, risultando il primo tumore per incidenza sulla popolazione, è stata rilevata l’assenza di percorsi organizzati di intervento al seno, Romina Mura ha osservato che «non sono garantiti i livelli essenziali di assistenza», annunciando un’interrogazione parlamentare.
«La governance dell’Aou ha assicurato che si tenterà di dare una soluzione di emergenza – hanno concluso i rappresentanti del Partito democratico – mentre dal punto di vista strutturale la soluzione della problematica è rimandata al nuovo atto aziendale, che si farà quando la Regione nominerà i direttori generali delle Aziende.»