Con voto unanime la commissione Sanità del Consiglio regionale ha approvato questa mattina la proposta 67 della Giunta, che prevede un contributo massimo di 4mila euro per le coppie sarde che si sposeranno con il rito del matrimonio o dell’unione civile quest’anno e nel 2021.
Il primo requisito è la residenza in Sardegna di almeno uno dei coniugi mentre è indifferente che il rito sia civile o religioso.
Tra le spese ammesse a contributo ci sono i fiori, il catering, gli artisti, il fotografo, il parrucchiere, la sala, i viaggi e l’abbigliamento.
Lo stanziamento è di un milione di euro per il 2020 ma le somme eventualmente non spese (visto che la legge non sarà approvata prima di settembre 2020) saranno riversate sul fondo del 2021, pari a 500 mila euro.
Soddisfatto il presidente della commissione, Domenico Gallus: «E’ un provvedimento importante e non solo simbolico, perché mira a sostenere i matrimoni ma prima di tutto quelli di centinaia di nuove famiglie sarde che si formano senza grandi disponibilità economiche. Penso che questa legge potrà avere anche una funzione di contrasto allo spopolamento dei piccoli comuni sardi e mi auguro che la macchina amministrativa per l’erogazione del contributo sia rapida ed efficiente».
Ora la proposta 67 è chiamata alla discussione e voto finale in Aula.