Ci sono anche Luciano Burderi ed Andrea Sanna, dell’Istituto di Fisica dell’Università di Cagliari, nel team protagonista di uno studio appena pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Astronomy, e che riporta la scoperta di pulsazioni in Ottico ed Ultravioletto che si ripetono ogni 2.5 millesimi di secondo, da parte della Stella di Neutroni SAX J1808.4-3658.
Quest’ultima, come spiegano i ricercatori «ogni due anni circa, strappa il gas degli strati più esterni di una piccola stella compagna che le orbita intorno compiendo un giro completo ogni due ore circa. Il gas attirato dalla Stella di Neutroni è incanalato dal campo magnetico della Stella di Neutroni (centinaia di milioni di volte maggiore di quello terrestre) ed impatta a velocità prossime a quelle della luce sui poli magnetici alla superficie, riscaldandosi fino a temperature di milioni di gradi ed emettendo raggi X. Siccome la Stella di Neutroni ruota rapidissimamente intorno al proprio asse effettuando 400 rotazioni in un secondo, i raggi X mostrano pulsazioni al periodo di rotazione della Stella di Neutroni, che erano state rivelate in passato».
«È straordinario avere scoperto che queste Stelle di Neutroni pulsino anche in Ottico e Ultravioletto – dichiara Luciano Burderi -. Questa scoperta permetterà enormi progressi nella comprensione dei meccanismi per cui campi magnetici molto intensi, rapidamente ruotanti, emettano enormi flussi di energia. Probabilmente elettroni intrappolati nei campi magnetici sono responsabili di questa emissione con meccanismi analoghi a quelli che determinano gli spettacolari colori eterei e cangianti delle Aurore Boreali terrestri.»
Quest’ultima, come spiegano i ricercatori «ogni due anni circa, strappa il gas degli strati più esterni di una piccola stella compagna che le orbita intorno compiendo un giro completo ogni due ore circa. Il gas attirato dalla Stella di Neutroni è incanalato dal campo magnetico della Stella di Neutroni (centinaia di milioni di volte maggiore di quello terrestre) ed impatta a velocità prossime a quelle della luce sui poli magnetici alla superficie, riscaldandosi fino a temperature di milioni di gradi ed emettendo raggi X. Siccome la Stella di Neutroni ruota rapidissimamente intorno al proprio asse effettuando 400 rotazioni in un secondo, i raggi X mostrano pulsazioni al periodo di rotazione della Stella di Neutroni, che erano state rivelate in passato».
«È straordinario avere scoperto che queste Stelle di Neutroni pulsino anche in Ottico e Ultravioletto – dichiara Luciano Burderi -. Questa scoperta permetterà enormi progressi nella comprensione dei meccanismi per cui campi magnetici molto intensi, rapidamente ruotanti, emettano enormi flussi di energia. Probabilmente elettroni intrappolati nei campi magnetici sono responsabili di questa emissione con meccanismi analoghi a quelli che determinano gli spettacolari colori eterei e cangianti delle Aurore Boreali terrestri.»
Antonio Caria