«Il progetto ‘Supera’ cui partecipano la Regione Sardegna e l’Università di Cagliari, è una buona prassi per costruire parità di genere nella ricerca scientifica e nelle carriere accademiche. Se questo Paese vuole approfittare del momento storico e delle tante risorse a disposizione deve investire su una parte del capitale umano attualmente ‘parcheggiato’ e attivare le leve della competitività: una di queste leve sono le donne.»
Lo ha detto oggi a Roma la presidente della commissione Lavoro della Camera Romina Mura, nel corso della presentazione alla Camera dei deputati del progetto “Supera”, finanziato dal programma comunitario Horizon 2020, inteso a superare il cosiddetto “gender gap” nel settore della ricerca e della formazione superiore. All’evento hanno partecipato per la Regione Sardegna Massimo Temussi, direttore del Centro regionale di programmazione e Simona Corongiu del ‘core team’ del progetto Supera, per l’Università di Cagliari e di Sassari i professori Luigi Raffo e Alessandra Bonelli, Natascia Soro di Sardegna Ricerche, la presidente nazionale di “Giulia Giornaliste” Silvia Garambois, Susanna Pisano, commissaria di parità della città metropolitana di Cagliari, Barbara Congiu della Commissione pari opportunità regionale, oltre a rappresentanti del Cineca e del Formez.
«La pandemia ha reso evidente quanto è importante la ricerca scientifica nel Paese – ha detto la parlamentare – e voglio pensare che il Paese sia pronto e convinto di valorizzare il capitale umano femminile che nel mondo della ricerca è cospicuo. Ma anche in questo ambito le donne hanno maggiori difficoltà – ha spiegato Romina Mura – a pubblicare articoli e a far parte delle reti di collaborazione che tendono a preservare la presenza maschile, spesso le donne abbandonano i loro posti perché devono scegliere tra la famiglia ed il lavoro.»
Al termine delle relazioni sono stati consegnati dei riconoscimenti alle personalità che si sono adoperate a vario titolo per il successo del progetto, tra cui la stessa on. Romina Mura, che ha assicurato di essere «a disposizione nel ruolo istituzionale di presidente della commissione Lavoro».