Il lavoro è una delle più importanti forme di liberazione della donna dalla violenza. Un lavoro giusto, nel rispetto della sostanziale parità, in ambienti dove siano garantiti dignità della persona, diritto alla maternità e alla conciliazione tra lavoro e famiglia. Per la FNP della Sardegna è questa una delle rivendicazioni principali nella Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne. Perché il lavoro giustamente inteso e praticato è scuola di valori. Le attuali discriminazioni uomo-donna sul lavoro ricadono anche sui pensionati, dove le donne rappresentano il 52% del totale, pur tuttavia gli uomini percepiscono il 56% dei redditi pensionistici. L’importo medio annuo lordo pensione delle donne è pari a 16.501 euro contro i 22.598 euro annui lordi degli uomini, con una differenza tra generi di circa il 27%. La FNP Cisl Sardegna nei mesi scorsi ha collocato una panchina rossa in una piazza pubblica dei comuni di Cagliari, San Gavino, Oristano, Sassari, Olbia, Nuoro, Iglesias, Tortolì, dove si trovano le sedi territoriali della Cisl. Un’iniziativa, che ha attuato un deliberato dell’ultimo congresso della Federazione regionale pensionati, per ricordare a tutti, soprattutto agli uomini, che in quella panchina, colorata di sangue, c’era un posto occupato da una donna portata via dalla violenza. Siamo sicuri che quel simbolo contribuirà alla rivoluzione culturale e delle coscienze che genererà rispetto per le donne di tutte le età: nel lavoro, a scuola, in famiglia, nello sport…
Alberto Farina
Segretario regionale FNP Cisl Sardegna