È stata massiccia l’adesione dei lavoratori allo sciopero alla Teknoservice, indetto dalla Fit Cisl. Nei cinque Comuni coinvolti, (Guspini, Arbus, Capoterra, Gonnosfanadiga, Domusnovas) si è sfiorato il 95% dell’astensione dal ritiro dal ritiro dei rifiuti.
«A Gonnosfanadiga hanno aderito tutti i lavoratori – commenta il segretario generale del sindacato, Ignazio Lai -, a Guspini solo in due hanno prestato servizio. In molti casi l’azienda ha cercato di coprire i turni ricorrendo a lavoratori stagionali e con maestranze e mezzi provenienti da altri Comuni e, quindi, pagati da altre comunità, fatto grave che segnaleremo nelle sedi competenti.»
Il segretario ribadisce ancora che «l’obiettivo della Fit non è stato e non è creare disagio agli utenti, bensì, denunciare lo stato di disagio dei lavoratori e dell’utenza servita dalla Teknoservice per la lacunosa organizzazione del lavoro, in elusione delle basilari norme di legge, per la mancata applicazione del Ccnl di riferimento e deii dettami dei bandi di gara. Ecco perché chiediamo a tutte le amministrazioni committenti, che hanno affidato a questa società un servizio importante e delicato, di esercitare un’azione ispettiva e di controllo dell’operato della Teknoservice».
Il sindacato auspica una ripresa del confronto «che porti risultati concreti e non solo parole, promesse, mezze verità, come quelle che i vertici aziendali hanno dichiarato alla stampa sia per quanto riguarda il lavaggio dei mezzi che per la situazione del cantiere fantasma di Guspini. Noi continueremo ad utilizzare tutti i gli strumenti legali e contrattuali che abbiamo a disposizione per raggiungere un equilibrio dignitoso a vantaggio degli operatori e alla salvaguardia della sicurezza ambientale e civile. Se da Teknoservice avremo ancora un muro di gomma, nel silenzio dei Comuni committenti, saremo costretti – conclude Ignazio Lai – ad altre giornate di sciopero, anche a breve».