«Impressionano i dati Istat relativi al secondo trimestre 2020, a partire dal crollo del Pil del 13% con una flessione su base annua pari a – 14,8%. Rispetto ai tre mesi precedenti, inoltre, il reddito disponibile delle famiglie italiane diminuisce del 5,8% con un conseguente crollo dei consumi pari all’11,5%. Al contempo la pressione fiscale sale a livelli record fino a toccare il 43,2%. Il Governo apra subito un tavolo con le parti sociali per discutere dei provvedimenti necessari per rilanciare l’economia.»
Lo scrive, in una nota, Paolo Capone, segretario generale dell’UGL, in merito ai dati Istat sul calo del Pil.
«Il Paese non ha bisogno di misure tampone e sussidi a pioggia ma di interventi strutturali a medio e lungo periodo. In tal senso, l’UGL è disponibile ad un confronto ad ampio raggio sulle reali priorità per imprese e lavoratori – conclude Paolo Capone – a partire dalla riforma del welfare e del fisco, dalla lotta alla burocrazia fino alla modifica del codice degli appalti indispensabile per sbloccare i cantieri e riattivare il mercato del lavoro.»