“Allarmano i dati Istat sulla povertà assoluta in Italia che tocca 1,9 milioni di famiglie pari al 7,5% del totale. Si tratta di 5,6 milioni di individui ovvero il 9,4% della popolazione. Un tasso che anche nel 2021 si conferma ai massimi storici In Italia. Tra le famiglie povere, il 42,2% risiede nel Mezzogiorno ed il 42,6% al Nord. Numeri impressionanti e inaccettabili che da un lato fotografano l’impatto economico e sociale devastante della pandemia, dall’altro dimostrano il fallimento delle misure come il reddito di cittadinanza volte ad abolire la povertà. Chiediamo, pertanto, al Governo e al Presidente Draghi di intervenire potenziando l’attuale rete di welfare e di protezione sociale per contrastare il fenomeno del progressivo impoverimento degli italiani. Al contempo, è prioritario investire massicciamente nelle politiche attive del lavoro mediante programmi di formazione e di riqualificazione dei lavoratori. Occorre, inoltre, favorire la creazione di nuovi posti di lavoro garantendo incentivi alle assunzioni. Soltanto sbloccando la leva occupazionale e riattivando il mercato del lavoro sarà possibile combattere la povertà e l’esclusione sociale”.
Lo ha detto Paolo Capone, segretario generale UGL, in merito ai dati Istat sulla povertà in Italia nel 2021.