«La grave crisi politica in atto mostra tutte le contraddizioni e le fragilità di un Esecutivo divorato dai personalismi, distante dai problemi dei cittadini e diviso praticamente su tutto. È irresponsabile continuare a galleggiare senza una visione di lungo periodo, limitandosi ad adottare misure di carattere meramente assistenziale, insufficienti a far ripartire l’economia e a creare occupazione.»
Lo scrive, in una nota, Paolo Capone, segretario generale dell’UGL.
«I dati dell’Istat sono una fotografia allarmante della situazione drammatica attuale, in cui corriamo il rischio di perdere un’impresa su tre, con 32 mila aziende manifatturiere chiuse a partire dal 2017. Una deriva pericolosa per la competitività e per la stabilità sociale del nostro Paese. Appare più che mai indispensabile avviare una riforma del welfare che elimini inutili carrozzoni elettorali come i ‘navigator’, prevedendo al contempo un serio piano di politiche attive, un sistema di incentivi alle assunzioni e un taglio poderoso del cuneo fiscale sul lavoro – conclude Paolo Capone -. L’UGL rinnova la richiesta di un tavolo immediato di confronto con le parti sociali per discutere delle misure più urgenti nell’interesse di imprese e lavoratori.»