«Rendiamo atto ai ministeri dei Trasporti e dello Sviluppo economico di essersi fatti carico tempestivamente delle preoccupazioni da noi avanzate nonché della mediazione per evitare un’interruzione prolungata di un pubblico servizio come quello della mobilità dei beni essenziali, che avrebbe prodotto effetti devastanti in questa drammatica emergenza Covid.»
Così i vertici sardi della CNA Fita Sardegna, il vicepresidente nazionale Franco Pinna, e la responsabile regionale Valentina Codonesu, commentano la notizia sull’accordo tra CIN e l’Amministrazione straordinaria di Tirrenia che ha permesso lo sblocco delle linee di trasporto marittimo in Convenzione, paralizzate nei giorni scorsi a seguito del sequestro conservativo dei conti di CIN-Tirrenia.
«In questi giorni abbiamo verificato con gli autotrasportatori quale fosse di fatto la copertura alternativa a garanzia di tratte e frequenze delle linee in continuità territoriale al momento sospese – spiega Valentina Codonesu -. Ci siamo dunque preoccupati soprattutto per le limitazioni che ne sono derivate al guidato, ossia ai mezzi accompagnati con autista, che in gran parte movimentano gli alimentari, fresco e deperibili, e i beni farmaceutici ed ospedalieri. In questo delicato momento per l’intera popolazione e per l’economia isolane, la circolazione dei beni necessari alla lunga sarebbe stata fortemente penalizzata da tempi di percorrenza delle tratte più lunghi, da imbarchi su navi cargo con drastica riduzione dello spazio per accompagnati e passeggeri, dal raggiungimento a soli giorni alterni di mete di carico/scarico strategiche per la logistica e la distribuzione. Abbiamo perciò accolto con sollievo prima le segnalazioni dei nostri autotrasportatori che già ieri sera ci hanno confermato la partenza delle navi Tirrenia-CIN agli imbarchi di Porto Torres e Civitavecchia, poi la notizia ufficiale diffusa a mezzo stampa dalla Compagnia.»
Franco Pinna, vicepresidente nazionale CNA FITA, conclude: «Se è vero che in questo momento lo sblocco delle navi Tirrenia restituisce serenità al mondo economico, politico e ai cittadini, non di meno continua a preoccupare il silenzio generale sul nuovo bando di continuità territoriale marittima, dal momento che la Convenzione MIT-CIN è in scadenza a luglio. È urgente definire e avere certezze sulle percorrenze, le frequenze e le tariffe che devono garantire il diritto alla mobilità di merci e persone da sempre pregiudicato, nei fatti, per la nostra Sardegna. Con un occhio di riguardo al costo e alle oscillazioni delle tariffe in convenzione per tutti gli operatori: le rotte marittime da e per la Sardegna sono equiparabili alle autostrade, che costano per tutti allo stesso modo ad ogni passaggio e con rare e prevedibili variazioni, e noi dobbiamo poter concorrere sul mercato in condizioni certe e paritarie tra di noi e con altri competitors».