In piena pandemia mondiale da Covid-19 occuparsi di anziani, della loro salute, della loro aspettativa di vita, del loro benessere generale è un argomento di stringente attualità. Alla luce di questa realtà e della recente pubblicazione del volume dal titolo “Longevità nel benessere sfide presenti e future” a cura di Roberto Pili e Donatella Petretto, la conduttrice Sveva Sagramola di Geo su Rai 3, invita Roberto Pili a partecipare al programma TV per parlare di questo importante tema.
Roberto Pili, presidente della Comunità Mondiale della Longevità infatti, sarà intervistato nel corso della puntata di Geo in programma mercoledì 7 aprile sulla terza rete nazionale.
«Sono, soprattutto, gli anziani a morire di Covid-19 – sottolinea Roberto Pili – in Italia l’età media delle vittime è di 81 anni con una netta prevalenza per gli uomini, seppure con delle differenze tra prima e seconda ondata. Nel nostro paese si è perso quasi un anno e mezzo di aspettativa di vita, si è passati da 83,6 anni del 2019 a 82 anni nel 2020.»
Ma l’attenzione del programma condotto da Sveva Sagramola sarà orientata sulla particolare resistenza dimostrata dai centenari e con i due ricercatori del saggio “Longevità nel benessere sfide presenti e future” pubblicato dalla casa Editrice Aracne, che cercheranno di rispondere al quesito I centenari sono più resistenti al Covid-19?
Il presidente della Comunità Mondiale della Longevità, Roberto Pili, che da decenni studia i motivi e i luoghi della longevità estrema illustrerà il paradosso del centenari.
«Superare il secolo di vita significa essere forgiati da innumerevoli esperienze di vita e da gravi malattie metaboliche ed infettive. Ciò diventa possibile quando si possiede una sovraregolazione immunitaria e un ottimale equilibrio neuroendocrino che è il risultato non tanto e non solo della genetica, quanto da stili di vita salubri e della capacità di adattamento all’ambiente. Questo stato di grazia biologico è il vero punto di forza nei centenari e persino nei super centenari tanto da renderli inaspettatamente resistenti al contagio da Covid. Ciò non toglie – conclude Roberto Pili – che per per mantenere l’invidiabile primato dell’aumento della vita media e del benessere delle fasce più anziane sia importante assicurarne la copertura vaccinale e rinforzare i servizi di assistenza e riabilitazione sociosanitaria territoriale.»