Gli spazi dell’ex convento dei Cappuccini di Quartu Sant’Elena hanno ospitato la presentazione del Piano del gioco d’azzardo patologico della Regione Sardegna. Il Piano consente di programmare interventi omogenei di prevenzione, cura e riabilitazione volti a ridurre la frammentarietà dei processi in essere nei servizi delle Asl regionali. A questo scopo lo strumento offre tutta una serie di riferimenti ed indirizzi per l’implementazione di azioni basate sull’evidenza a cui tutte le organizzazioni operanti nel settore, ciascuna per le proprie competenze e responsabilità, possono riferirsi nella programmazione dei loro interventi.
«Sappiamo quanto sia pericolosa la sottovalutazione del problema: molto spesso si cade nella dipendenza senza quasi accorgersene, ma è sempre più frequente il passaggio dalla curiosità ludica ad un vero e proprio percorso patologico – ha detto l’assessore Marco Camboni –. Partendo dalla prevenzione e dalla formazione sicuramente saremo in grado di creare dei presidi progettuali ed educativi che sicuramente ci porteranno a contrastare questa fenomenologia molto pericolosa.»
Antonio Caria