La Sardegna non resta insensibile al grido di dolore dei profughi che stanno fuggendo dalla morsa feroce del regime talebano, cercando salvezza e libertà.
La vice presidente della Regione e assessore del Lavoro Alessandra Zedda e l’assessore degli Enti Locali Quirico Sanna hanno partecipato in rappresentanza della Giunta alla riunione del Tavolo di coordinamento regionale dei flussi migratori non programmati, convocata dal Prefetto di Cagliari con i rappresentanti di tutte le istituzioni – Prefetture, Questure, ATS, ANCI, Tribunale dei Minori, Diocesi – impegnate ordinariamente nella gestione della accoglienza dei migranti. Obiettivo dell’incontro, la pianificazione delle iniziative per assicurare l’accoglienza di cittadini afghani che hanno collaborato con le forze armate, con l’ambasciata italiana e con l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo in Afghanistan e dei loro familiari fino al primo grado, attraverso il ponte umanitario avviato in questi giorni. La Regione Sardegna ha assicurato la disponibilità a fare la propria parte, all’interno di un sistema di rete definito, ribadendo la necessità di conoscere per tempo numeri e tipologie dei nuclei familiari, con particolare attenzione ai minori non accompagnati, ai quali potrà essere riconosciuto lo status di rifugiato.
«La Sardegna – ha detto l’assessore Alessandra Zedda -, si impegna ad assicurare la necessaria accoglienza e garantire, di concerto con il volontariato organizzato, tutte le azioni necessarie per garantire una ordinata e coerente collocazione nelle strutture di accoglienza e favorire una ripresa delle condizioni di salute di quanti saranno accolti. La Regione ha inoltre ribadito l’esigenza che il Governo metta prontamente in campo le risorse adeguate per affrontare l’emergenza.»