Vitto, alloggio, assistenza materiale e psicologica, ma anche percorsi di istruzione per facilitare l’inserimento lavorativo, con tanto di baby parking dove a prendersi cura dei loro piccoli mentre i genitori sono a scuola sono gli operatori sociali. Sono queste le azioni a favore delle famiglie migranti del territorio che la cooperativa sociale Il Sicomoro ha portato avanti dal dicembre 2021 a oggi all’interno del progetto SAI (Sistema Accoglienza Integrazione) adottato dall’Unione dei comuni del Marghine.
A fare il punto della situazione è stato oggi l’incontro “Il mondo in comune” che Il Sicomoro, in collaborazione con l’Unione dei comuni del Marghine, ha organizzato nel Centro polifunzionale di Macomer, una giornata che rientra tra le azioni di sensibilizzazione del Progetto SAI sui temi dell’accoglienza e incontro tra culture.
Dopo l’apertura di un centro d’accoglienza a Macomer, un secondo ne è stato aperto quest’anno a Birori, indice questo di una crescente sensibilizzazione verso i temi dell’accoglienza.
Tra i due centri sono ospitati in tutto 26 rifugiati (di cui 10 bambini), provenienti da Costa d’Avorio, Tunisia, Camerun, Nigeria e Cuba.