Si è tenuta questa mattina, nella sala conferenze della Asl di Carbonia, la presentazione del progetto sperimentale dal titolo “Vedo il mondo attraverso gli occhi di mamma e papà”, frutto della collaborazione tra il comune di Villamassargia e la ASL del Sulcis Iglesiente, in particolare con l’intervento dell’unità operativa di Neuropsichiatria infantile, per far emergere i bisogni educativi speciali.
L’iter, avviato oggi, giovedì 22 febbraio, si compone di tre aree di riferimento: scolastica, socio- assistenziale e sanitaria. La partenza del progetto, che coinvolge i piccoli del Nido per arrivare alla scuola dell’Infanzia e a quella primaria, con un focus sulle classi in uscita, intende far comprendere che l’attenzione è sul bambino che viene accompagnato alla risoluzione del problema dai genitori e dalle figure professionali specializzate sul campo.
«In un periodo delicato come quello dell’infanzia ci si propone di supportare le famiglie di Villamassargia nel percorso di analisi dei bisogni dei loro figli e nella predisposizione delle azioni di supporto e sostegno psicosociale e sanitario, un modo per accorciare i tempi d’attesa delle visite per le quali si aspetta anche un anno – ha esordito la sindaca di Villamassargia Debora Porrà -. Il progetto costruisce un ponte diretto tra famiglie e servizi socio-sanitari, realizzando una rete di cura che parte dalla prevenzione, in stretto coordinamento con la Asl Sulcis che ringraziamo.»
A livello sociale verrà effettuato un orientamento su diritti e opportunità come riconoscimento dell’invalidità civile, indennità di frequenza, predisposizione di progetti educativi da condividere in ambito scolastico per gli alunni BES, ai fini di un’adeguata inclusione.
«Dal punto di vista sanitario – ha messo in evidenza la direttrice dell’Asl Giuliana Campus – è fondamentale la presa in carico globale dei minori fragili o con bisogni speciali: la fase osservativa consente infatti di effettuare con maggiore celerità una valutazione diagnostica e di stabilire il corretto iter terapeutico in tempi ragionevoli, evitando il ricorso a servizi privati che comportano dei costi da sostenere.»
La difficoltà emotiva del minore, se riscontrata celermente, può essere curata con un’attività di prevenzione non riparativa. Ed è proprio con un intervento in ambito scolastico che si possono rilevare eventuali criticità.
Il programma inizia con cinque incontri dedicati alla scuola d’infanzia e alla primaria e quattro incontri da svolgersi presso l’asilo nido e verranno condotti da un tecnico comportamentale ABA certificato e da uno psicologo. Lo svantaggio dei piccoli può essere di tipo socioculturale oppure dipendenti dal contesto ambientale: si tratta di identificarli grazie alla valutazione da parte di figure professionali che lavorino con gli alunni. Le osservazioni dei professionisti possono infatti scaturire da attività laboratoriali e attività ludico-ricreative fatte con i bambini. A seguito di queste valutazioni, in una modalità di totale collaborazione con i genitori, si darà seguito, in base agli esiti, a una presa in carico del servizio UONPIA, Unità Operativa Neuropsichiatria Infantile della ASL Sulcis Iglesiente.
Da qui la sottoscrizione in data odierna da parte del comune di Villamassargia e dall’Asl di un “patto educativo” con le famiglie e in collaborazione con gli insegnanti, al fine di essere alleati e collaudare una precisa metodologia di lavoro.
Il nido comunale di Villamassargia e l’Istituto Comprensivo Meloni sono i primi ad aver aderito all’idea progettuale.