Quaranta borse di lavoro, ciascuna del valore di 2.000 euro, saranno destinate dalla Caritas quale contributo all’assunzione di altrettanti lavoratori residenti in uno dei 39 comuni della diocesi di Ales-Terralba.
«La consapevolezza che è necessario sostenere la cultura del lavoro come fonte di dignità e di sostentamento per le donne e gli uomini del nostro territorio – dice il direttore della Caritas, don Marco Statzu – spinge a investire sul valore delle relazioni, sull’importanza delle competenze, sul far incontrare domanda e offerta di impiego.»
Con questa iniziativa – cumulabile con altri incentivi statali e regionali destinati a favorire gli sgravi per le assunzioni – la diocesi guidata da monsignor Roberto Carboni intende animare il mercato del lavoro locale e favorire l’avvicinamento dell’impresa al lavoratore. Ovviamente, sono favorite le assunzioni a lungo termine, ma anche a tempo indeterminato e determinato, che avranno un punteggio più alto nella graduatoria che andrà a formarsi, come pure l’assunzione di donne, meglio ancora se con figli minori a carico, tra le più penalizzate dalla crisi economica determinata dalla pandemia. Altri criteri soggettivi per il candidato all’occupazione: situazione lavorativa, reddito familiare (parametro dell’ISEE 2021), stato di famiglia e qualunque altra notizia utile a chiarire la difficoltà che sta vivendo. Per il datore di lavoro sarà necessario essere in regola con le normative di legge sui dipendenti, il pagamento dei contributi, la non appartenenza a categorie d’impresa contrarie alla dottrina sociale della Chiesa. La domanda si compone di due schede – una a cura del datore di lavoro e l’altra del candidato al posto di lavoro – da compilare interamente, firmare e presentare unitamente agli allegati una sola volta o dall’impresa o dalla persona che cerca lavoro. Le schede da compilare – disponibili, col il bando e i criteri d’accesso, da lunedì 3 maggio sul sito della Diocesi (diocesialesterralba.va.it) – devono essere presentate entro e non oltre il 31 maggio.
«È sembrato bello promuovere questa iniziativa in prossimità della festa di San Giuseppe lavoratore, sotto il patronato del quale già l’anno scorso si era attuata – dice don Marco Statzu – l’iniziativa del Fondo per le micro e piccole imprese che ha contribuito a sostenere un numero significativo di aziende e di famiglie.»