Al via lunedì 2 dicembre “TuttoMondo”, l’attività laboratoriale con cui prosegue il lavoro di Liberi dentro per crescere fuori, progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. L’obiettivo è offrire ai figli minori di genitori reclusi nella Casa circondariale di Uta, o in regime di misura alternativa, un’opportunità di crescita, integrazione sociale e radicamento del legame affettivo col genitore che sta scontando la pena. Con l’organizzazione dell’associazione culturale Prohairesis, tra i partner del progetto, i ragazzi che hanno manifestato il desiderio di essere coinvolti, potranno partecipare ai primi tre laboratori distinti per fasce d’età che si terranno nella Biblioteca per ragazzi di Monteclaro a Cagliari.
Il primo si intitola Dentro le nuvole c’è il mare, laboratorio sul teatro di parola condotto dall’attrice, regista e cantante Maria Loi per i ragazzi tra i 7 e i 10 anni. L’uso della parola, ma anche la capacità di sfruttare il silenzio o di gestire i movimenti del proprio corpo, sono l’essenza di questi incontri che vogliono trasmettere la consapevolezza del proprio essere nel tempo e nello spazio.
Il secondo laboratorio, Le mani che muovono i sogni, dedicato alla fascia di età compresa tra gli 11 e i 13 anni, vede come docente Rauhl Bernardelli, erede della grande famiglia di burattinai Sarzi, da sempre impegnato nel mondo del teatro di figura. Manualità e creatività daranno vita ai burattini, esempi artistici di carica trasgressiva, ludica e anche psicopedagogica.
Il terzo laboratorio Sei connesso? Il rap come forma e veicolo di aggregazione comunicazione e connessione, è condotto dall’artista William Mariani, in arte Willy Valanga, rapper e freestyler attivo nella scena musicale italiana dal 1994 ed è destinato ai minori tra i 14 e i 17 anni. L’obiettivo è di trasmettere ai partecipanti nozioni linguistico/comunicative per la scrittura ed eventuale registrazione di un testo/video rap.
Per ogni laboratorio sono previste 18 ore di formazione spalmate in 9 incontri, che si concluderanno con un esito finale. Durante lo stesso periodo sarà avviato anche un quarto laboratorio, più specificamente incentrato sulla lettura di un libro. Il testo scelto per i genitori in libertà e i figli (diverso per ognuna delle tre fasce d’età) verrà proposto anche al genitore detenuto per poi essere discusso insieme, in occasione di un incontro collettivo in carcere.
Il progetto Liberi dentro per crescere fuori vede impegnate le cooperative sociali cagliaritane Elan (capofila), Exmè & Affini, Panta Rei Sardegna, Solidarietà Consorzio; la Casa circondariale “Ettore Scalas” di Uta, l’Ufficio interdistrettuale di esecuzione penale esterna per la Sardegna (Uiepe), il Servizio Politiche Sociali Abitative e per La Salute del Comune di Cagliari e l’associazione Prohairesis e Aragorn S.r.l.
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