E’ scomparsa oggi, all’età di 106 anni, Rafaela Canneddu, la ultracentenaria di Carbonia. Alcune settimane, Rafaela Canneddu era stata sottoposta ad un intervento chirurgico per la frattura di un femore, al quale aveva reagito con una straordinaria forza e pochi giorni dopo il ritorno a casa aveva ripreso la sua vita normale, attorniata dal calore dei figli e dei nipoti. Aveva in programma anche un viaggio a Mamoiada, suo paese di nascita, dove avrebbe dovuto incontrare un’amica e compagna di scuola della primissima infanzia, oggi 105enne. L’incontro avrebbe avuto il crisma dell’ufficialità, con una cerimonia pubblica, alla quale avrebbe presenziato anche il sindaco, Luciano Barone.
Nei giorni scorsi Rafaela Canneddu è stata poco bene, probabilmente anche per i postumi dell’anestesia alla quale è stata sottoposta per l’intervento chirurgico per la frattura del femore, la situazione clinica è rapidamente peggiorata e qualche ora fa ha cessato di vivere.
Rafaela (Raphaela nel certificato di nascita) Canneddu, era nata a Mamoiada il 18 maggio 1915. All’età di 25 anni, sposò il fonnese Michele Carta, operaio nelle miniere di Carbonia. Per ragioni di lavoro, pertanto, “Tzia Boelledda” si trasferì nella cittadina mineraria, dove insieme al marito investì i propri risparmi per aprire un’attività commerciale di successo nella produzione e distribuzione di bibite gassate in tutto il Sulcis Iglesiente. Rimase vedova 12 anni fa, quando Michele Carta morì, all’età di 93 anni.
Le foto allegate si riferiscono alla festa per il suo 106esimo compleanno, organizzata dai familiari lo scorso 18 maggio.
Giampaolo Cirronis