L’Emilia-Romagna chiama e la Sardegna risponde. Dopo la tragica alluvione che ha interessato in particolare le zone dei comuni di Forlì, Faenza e Ravenna producendo danni materiali, per adesso calcolati in miliardi di euro, a cui si aggiungono purtroppo 15 vittime, è partita da tutta Italia, e non solo, la macchina della solidarietà.
Anche la Sardegna e i circoli degli emigrati sardi si sono attivati per far sentire la propria vicinanza a tutte le comunità locali coinvolte in questa tragedia, come annuncia il presidente della FASI Bastianino Mossa, la Federazione delle Associazioni Sarde in Italia che riunisce 70 circoli disseminati in 45 province della penisola.
«Diverse persone e famiglie, anche di origine sarda, sono state coinvolte e hanno subìto danni a cose, in particolare a beni mobili come auto, arredamenti, elettrodomestici, oltre ai danni causati alle abitazioni invase dell’acqua», racconta Bastianino Mossa, originario di Bultei ma trapiantato nel piacentino da oltre 40 anni e che svolge la professione di medico veterinario in molte regioni del centro Italia. Lui quelle zone le conosce bene e ha visto direttamente le condizioni di emergenza in cui versano non solo i centri abitati ma anche le campagne e le numerose attività produttive: «Alcuni allevamenti sono stati letteralmente travolti dall’acqua dei fiumi esondati. Gli animali sono stati salvati ma tutto il resto è andato distrutto o perso; fieno, mangime, attrezzature per la mungitura, impianti elettrici: è andato tutto perduto. Alcuni allevamenti nella zona di Civitella di Romagna sono ancora isolati a causa delle frane: nei sei chilometri di strada che portano dal paese all’azienda agricola ci sono dieci smottamenti; i viveri per gli animali e per le persone isolate vengono recapitati con l’elicottero», aggiunge con preoccupazione Bastianino Mossa.
«Davanti a tutto questo non possiamo rimanere fermi e per questa ragione, in particolare attraverso i circoli presenti in Emilia Romagna (Piacenza, Parma, Fiorano Modenese, Bologna) e nelle Marche (Pesaro), insieme all’associazione dei “Sardi in Romagna”, abbiamo attivato una raccolta fondi per sostenere le persone e le comunità emiliano-romagnole che sono state colpite dagli eventi atmosferici estremi dei giorni scorsi – annuncia il presidente della FASI -. Tutti gli importi donati e l’utilizzo che ne verrà fatto, verranno resi noti pubblicamente, come è stato fatto per precedenti raccolte fondi, così da garantire a ciascun donatore la tracciabilità delle cifre raccolte. Invitiamo tutti i circoli e i loro soci ad attivarsi per la raccolta di fondi. Le risorse economiche, sperabilmente significative dal punto di vista della quantità, verranno convogliate verso interventi stabiliti sulla base delle necessità e riguardanti un elenco delle persone e famiglie che ne hanno strettamente bisogno», aggiunge il presidente Bastianino Mossa.
Inoltre, come da volontà espressa, in un comunicato stampa dal presidente della Regione Sardegna Christian Solinas e con un videomessaggio inviato al Consiglio Nazionale della FASI tenutosi a Piacenza il 21 maggio dall’assessore al Lavoro della Regione Sardegna Ada Lai, di aiutare concretamente le persone e le famiglie in difficoltà a causa dell’alluvione la FASI si rende disponibile ad agevolare il buon esito della destinazione degli aiuti che dovessero eventualmente arrivare dall’amministrazione regionale sarda.
Chiunque può versare utilizzando queste coordinate bancarie:
C/C intestato a: FASI
Banca Intesa SanPaolo filiale accentrata Terzo Settore – Milano
IBAN: IT11 K030 6909 6061 0000 0175 948
Causale: Emergenza alluvione Emilia Romagna 2023 NOME E COGNOME + CIRCOLO DI APPARTENENZA