La Regione conferma il “bonus asili nido gratis”, la misura nata per favorire le famiglie nella conciliazione vita-lavoro attraverso un contributo per l’abbattimento della retta per la frequenza dei nidi e micronidi, pubblici o privati. La Giunta Solinas, con una delibera approvata su proposta dell’assessore regionale dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale, Carlo Doria, ha confermato le linee guida vigenti sui nidi gratis anche per l’anno in corso e stabilito le modalità di ripartizione delle risorse tra i Comuni dell’Isola: 5,5 milioni di euro stanziati nell’ultima legge di stabilità per il triennio 2023-2025.
«Il bonus nidi gratis – dice il presidente della Regione, Christian Solinas – non punta esclusivamente a fornire un aiuto economico fine a sé stesso. Con la nascita di un figlio troppo spesso uno dei genitori, in modo particolare la madre, si ritrova costretto a rinunciare al lavoro, o alla possibilità di cercarne uno, difronte alla difficoltà di conciliare famiglia e lavoro anche in ragione dei costi per l’accesso ai servizi alla prima infanzia. Questa misura, che continuiamo a portare avanti con forza, va proprio nella direzione di supportare le famiglie sarde, con almeno un figlio tra zero e i tre anni, in una fase particolarmente delicata della loro vita.»
«Parliamo di un contributo importante per le famiglie. La Sardegna è una delle regioni con il più basso tasso di natalità in Italia. In questo quadro mettere in campo misure di welfare adeguate che diano sostegno alla genitorialità è fondamentale», aggiunge l’assessore Doria.
Il bonus è gestito dai Comuni, ai quali le famiglie, con un Isee fino a 40mila euro, devono fare domanda per l’erogazione di importi fino a 200 euro al mese per ogni figlio a carico. Un contributo, quello della Regione, cumulabile con la misura nazionale “Bonus nidi” dell’Inps.