Oggi 3 luglio 2020, sembra che gli echi della lotta al Coronavirus, con medici, infermieri, volontari, Croce Rossa e Forze dell’Ordine in prima linea, siano lontani, siano un po’ scemati.
Il Coronavirus è sempre lì, non sembra per niente intenzionato ad abbandonarci in tempi brevi.
Con le ultime manifestazioni, medici ed infermieri hanno voluto stigmatizzare una situazione non più accettabile, soprattutto per un riconoscimento economico assolutamente inadeguato.
Ancora una volta le Istituzioni paiono mostrare scarsa sensibilità ma questa volta, una volta superata l’emergenza, non potranno fare finta di niente, come se niente fosse successo, dimenticando completamente le promesse fatte nei giorni più bui del lockdown.
Non si possono dimenticare tutti i sacrifici che hanno dovuto sopportare, ampiamente riconosciuti dalla comunità italiana che i ha sostenuti e non li ha mai lasciati soli.
Non si possono dimenticare le decine di migliaia di vittime del Coronavirus e le bare trasportate dai camion militari. Persone che nel momento del trapasso non hanno potuto avere nemmeno il conforto dei propri cari, un saluto, una preghiera, un fiore. I nostri visi sono stati rigati da lacrime e la commozione era estrema.
Proprio per non dimenticare, le Istituzioni non possono dimenticare tutto ciò, il Governo nazionale attui le iniziative necessarie per assicurare un aiuto finanziario a tutti coloro che sono stati messi in ginocchio dall’emergenza ed il giusto riconoscimento agli operatori della Sanità che si sono messi a disposizione 24 ore su 24, pagando spesso con la vita.
Medici ed infermieri, e con loro volontari, Croce Rossa, Forze dell’Ordine, sono stati i veri eroi in questa guerra contro il nemico invisibile Coronavirus.
Armando Cusa