Un robot che faccia da personal trainer agli anziani e ne corregga i movimenti errati in modo da ingaggiarli attivamente e incoraggiarne allo stesso tempo l’esercizio fisico. A realizzarlo sarà l’Università di Cagliari attraverso il progetto “Dr. VCoach: Employment of Advanced Deep Learning and Human-Robot Interaction for Virtual Coaching”, con un finanziamento di 171mila euro nell’ambito del programma europeo Marie Skłodowska-Curie Individual Fellowships.
La ricerca, di durata biennale, sarà coordinata da Diego Reforgiato Recupero, docente di Informatica al Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Ateneo cagliaritano, e vedrà in azione anche Nino Cauli, ricercatore beneficiario della Marie Curie Individual Fellowship.
Per Nino Cauli si tratta di un ritorno in Sardegna: laureato nel corso di laurea triennale in Informatica del nostro ateneo, poi laureato a Pisa alla magistrale in Informatica, dottorato in Biorobotica al BioRobotics Institute del Sant’Anna, ha trascorso 6 anni come post-doc al Vislab dell’Istituto Superiore Tecnico di Lisbona e al Ryerson Multimedia Research Laboratory.
«Il robot – fanno sapere dall’ateneo cagliaritano – agirà secondo le direttive di un vero personal trainer umano che tramite un’interfaccia lo istruirà sulle operazioni da compiere: le attività di studio, di ricerca e di addestramento si svolgeranno all’interno del laboratorio di Human-Robot Interaction fondato e diretto dal professor Reforgiato, e nei locali del Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Ateneo del capoluogo sardo.»
Antonio Caria